Roma. Era ossessionato dalla gelosia e nella convinzione che la moglie avesse una relazione con un altro uomo le ha prima installato un GPS nell’auto in modo da controllarne gli spostamenti e poi ha accoltellato violentemente il presunto rivale. La conferma di quanto creduto dall’uomo è arrivata il sei agosto scorso quando l’aggressore ha trovato l’auto della moglie era a casa del presunto amante.
«Ora ti ammazzo»: prima uccide la moglie a coltellate, poi si consegna ai Carabinieri
L’accoltellamento e l’intervento del vicino
L’uomo si è così presentato a casa del rivale armato di mannaia e quando è sceso dall’ascensore per entrare in casa è stato accoltellato violentemente sul pianerottolo. L’uomo non è morto grazie all’intervento di un vicino, allertato dalle grida della vittima. Arrestato con l’accusa di tentato omicidio, la vicenda gli costerà 4 anni e sei mesi di reclusione. La decisione adesso spetterà al gip, l’udienza è fissata per il mese di dicembre.
Il GPS e la violenta aggressione
Sono passati tre mesi e mezzo dai fatti. L’uomo aveva capito che la donna lo stava tradendo e nonostante avesse provato ad incalzarla invano più volte, nel mese di agosto aveva pensato di farsi giustizia da solo. Ha così deciso di mettere un GPS nell’auto della donna iniziando a pedinarla. Quando ha visto l’auto parcheggiata sotto casa dell’amante ha preso una mannaia dalla cucina e si è messo in viaggio. Arrivato a casa del rivale aveva deciso di massacrarlo, una tragedia sfiorata. Lo ha aggredito con furia, colpendolo con violenza e infierendo su di lui anche quando era inerme a terra. Provvidenziale l’intervento di un vicino che, allertato dalle urla, ha intimato l’aggressore di andarsene, colpendolo alla schiena con un ombrello.
La vittima e la fuga
Ferite gravissime quelle riportate dalla vittima, un uomo di 39 anni. Una delle coltellate gli aveva, infatti, perforato un polmone. Condotto in codice rosso all’Umberto I, l’uomo è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. Dopo la violenta aggressione il 35enne del Quarticciolo è fuggito lasciando la vittima in una pozza di sangue. Arrestato poco dopo, è stato trovato in via Locorotondo. Incensurato, stava cercando di nascondersi e quando è stato trovato aveva i vestiti ancora sporchi di sangue. Adesso dovrà rispondere di tentato omicidio e porto abusivo d’armi.