Roma. Strade senza buche, messa in sicurezza degli incroci e delle arterie maggiormente pericolose della città, abbattimento delle barriere architettoniche, interventi su veicoli e infrastrutture.
Sembra un sogno ma da qui ai prossimi sei mesi l’adozione di queste misure per il miglioramento della sicurezza stradale e non solo, potrebbe divenire la concreta realtà. A stabilirlo il Tar del Lazio che ha accolto un ricorso del Codacons.
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Il ricorso del Codacons contro Roma Capitale
Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori aveva presentato un’azione legale contro l’amministrazione del comune di Roma Capitale proprio a per via della presenza delle buche in strada.
Ma non solo. Il Campidoglio dovrà inoltre intervenire per agevolare gli spostamenti dei cittadini, soprattutto quelli disabili che devono quotidianamente fare i conti con una città e con dei mezzi di trasporto ostili, dove le barriere architettoniche non mancano, purtroppo.
Le tempistiche e i provvedimenti
Sono 180 i giorni, ovvero sei mesi dei quali Roma Capitale dispone per mettere in atto i provvedimenti per agevolare la mobilità delle persone disabili nonché effettuare le opportune migliorie sulla sicurezza stradale. In merito a quest’ultimo aspetto ne sono un esempio concreto gli interventi sulle infrastrutture, la messa in sicurezza degli incroci e più in generale le arterie cittadine più trafficate e troppo spesso protagonisti di drammatici incidenti.
Il commento del Codacons
“Un clamoroso successo, da anni portiamo avanti la battaglia contro le buche stradali a Roma. Il comune sarà costretto a rispettare gli impegni presi, mettendo in sicurezza le strade e garantendo la mobilità degli utenti gravemente compromessa dalla disastrosa situazione dell’asfalto della città”.
Queste le parole del Codacons a seguito della decisone del Tar. Sarà la volta buona per mettere nel dimenticatoio almeno una parte delle problematiche che affliggono la città?
Leggi qui la sentenza.