Era l’incubo dei locali del centro di Roma e purtroppo, se non si deciderà di intervenire al livello legislativo, continuerà ad esserlo. Lei, 35enne originaria di Cuba, come tante altre sue colleghe e colleghi borseggiatrice/i di “professione”, è già al terzo arresto nello spazio di appena cinque mesi. E anche stavolta, in attesa del processo, ha soltanto l’obbligo – si fa per dire – di non allontanarsi dal Comune dove risiede (Latina, ndr). Ma basterà questo ad impedirle di tornare a delinquere?
Ladra arrestata a Roma grazie ad un cameriere
Ieri la donna ha tentato l’ultimo colpo adocchiando una turista seduta in una delle attività del centro storico di Roma. E la sua cena in un rinomato ristorante di Via delle Muratte si sarebbe potuta trasformare nella classica ‘beffa’ se non fosse stato per la prontezza di uno dei camerieri: il dipendente infatti, accortosi della mano lesta in azione, ha fatto uno sgambetto alla donna impedendole di fuggire con la borsa che aveva appena afferrato. Dopodiché, all’arrivo delle forze dell’ordine sul posto, si è scoperto il lungo curriculum della 35enne: la ladra, secondo quanto riportato stamani da Il Messaggero, non solo infatti era pluri recidiva ma sarebbe stata arrestata l’ultima volta nemmeno due mesi fa e prima ancora a novembre. Purtroppo però, malgrado la convalida dei fermi, nei suoi confronti non sono mai state prese misure cautelari e così lei è potuta tornare a colpire.
Furti e scippi a Roma
Il tema dei borseggi a Roma, così come nelle altre grandi città, è sempre all’ordine del giorno. Recentemente numerosi scippi, tra tentati e andati a segno, sono stati nuovamente segnalati all’interno della metropolitana romana. Una piaga, che colpisce trasversalmente pendolari, cittadini e turisti, difficile da arginare perché mancano strumenti di Legge efficaci in grado di impedire spesso ai medesimi soggetti di continuare a rubare indisturbati nonostante gli arresti e gli sforzi delle forze dell’ordine. E a perdere, in questo modo, sono tutti: tranne i criminali.
Roma e i furti in metro, la “giustificazione” dei ladri: ‘Ma noi siamo borseggiatori professionisti’