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Roma, i furbetti della ZTL: contromano o in retromarcia per aggirare le telecamere

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Roma, le ZTL sono un problema: il punto resta la regolamentazione. Troppi ancora coloro che non rispettano le norme vigenti. La situazione.

Roma, le zone a traffico limitato – più comunemente conosciute come ZTL – non sembrano funzionare. O meglio: la circolazione non la limitano. Semmai la “confondono”. Il motivo è la troppa permissività che viene garantita in prossimità dei varchi. Questo registrano le recenti statistiche. Ovvero che i furbetti non finiscono mai, anzi nel caso delle zone a traffico limitato aumentano. Notevole ascesa per tutti gli stratagemmi utili a non farsi notare.

Aggirare le telecamere è diventato un must: ci sono auto in contromano, addirittura qualcuno passa in retromarcia in prossimità dei varchi. Un atteggiamento simile rispecchia un corto circuito fin troppo evidente. Non solo dal punto di vista etico, ma anche dal punto di vista pratico, secondo le istituzioni: “Rivediamo i criteri e controlliamo il numero di permessi rilasciati”. Questo l’allarme lanciato da Giulia Callini, Presidentessa della Commissione Mobilità del I Municipio.

Un particolare angolo di Medioevo: si trova nel centro di Roma

ZTL, attenzione ai furbetti: l’allarme dai Municipi

Rispettare le regole è fondamentale. Soprattutto in occasione delle pedonalizzazioni. Le zone a traffico limitato servono anche a questo: la redistribuzione dei veicoli, però, in questa maniera, avviene in maniera parziale. Non c’è, al momento, la condizione per poter vigilare in maniera più approfondita. È chiaro che, con le attuali specifiche, le norme non solo non vengono osservate, ma anche sottovalutate. Se è possibile circolare laddove è vietato attraverso un semplice stratagemma di manovra.

La situazione è critica, ma la strigliata arriva dalla Mobilità nei Municipi. L’eco del I si è diffuso a macchia d’olio, prevista una stretta in tal senso. Sui tempi c’è ancora da lavorare. L’importante è che siano chiare le modalità perchè la deriva dei “furbetti” possa arrestarsi quanto prima. La preghiera arriva anche dai residenti delle varie zone. Un vero e proprio mal costume ciclico che influenza non poco la densità della circolazione. 

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