Roma. La casa come diritto, un tetto sopra alla testa per tutti coloro che lo necessitano. Soprattutto le minoranze, i soggetti più deboli e coloro che sono in carico agli assistenti sociali. Ma se occupi? Fa lo stesso. Inevitabilmente, il tema desta scalpore e agita clamorosamente le opposizioni, anche perché c’è l’ultima direttiva del sindaco Roberto Gualtieri che su proposta del consigliere dem Yuri Trombetti firma l’atto con cui si riconosce la deroga all’articolo 5 del “decreto Lupi”. Di cosa si tratta? Parliamo della normache prevede il divieto di residenza e di allacciamento ai servizi pubblici per chiunque occupi illegalmente un immobile e l’impedimento per cinque anni a partecipare alle procedure di assegnazione di alloggi popolari se si tratta di un immobile di edilizia popolare. In sintesi: arriva la deroga e dunque per le categorie considerate “fragili” o, meglio, “meritevoli di tutela” che permette loro – anche se abusivi – di effettuare l’iscrizione della residenza presso quell’immobile con allacci all’elettricità e all’acqua compresi.
La bufera in Campidoglio dell’opposizione
Ma chi sono tali soggetti? La platea è abbastanza vasta, poiché si va da quelli che anno parte di nuclei familiari che sono seguiti dai servizi sociali, dunque anche plausibilmente maggiorenni, fino ai disabili e anziani over 65, ma anche i richiedenti asilo e i titolari di protezione internazionale fino alle persone che fanno parte di famiglie in condizione di estrema precarietà. Sulla questione, da Campidoglio la preoccupazione è quella di precisare che la direttiva in questione non toglie nulla al piano di sgombero degli immobili occupati abusivamente per cui le procedure continuano ad andare avanti. Tuttavia, allo stesso tempo, sembra lecito poter formulare una riflessione, come fatto del resto dalle opposizioni. E la riflessione suona più o meno così: chi sa, ed è consapevole, di poter fare appoggio sull’iscrizione di residenza per ottenere dei servizi essenziali, con occupazione abusiva di immobile, potrebbe ricevere il giusto incentivo per, appunto, occupare abusivamente. Inevitabile che le opposizioni siano al momento sul piede di guerra, in quanto percepiscono quest’ultima manovra come l’ennesima a favore di chi occupa abusivamente le case. E poi, per chiudere, c’è anche l’elemento giuridico, per cui una direttiva del sindaco, cioè parliamo di un atto interno a uso degli uffici, di certo non pò derogare una direttiva-normativa a stampo nazionale.