Venerdì nero per i malati e il personale sanitario degli ospedali romani. E’ prevista infatti per il 28 gennaio una manifestazione degli infermieri a Largo Argentina, che per lo stesso giorno hanno proclamato 24 ore di sciopero. Andrea Bottega, leader del Nursind, il sindacato degli infermieri, sottolinea come la situazione nella capitale rispecchi quanto accade in tutta Italia. Ovunque la categoria è sempre più demotivata.
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600 infermieri dimessi nel 2021
Seicento unità si sono dimesse già alla fine dello scorso anno. Altrettante, se non di più, dovrebbero seguirle a breve. È in corso la grande fuga dagli ospedali da parte degli infermieri. E a lasciare non sono soltanto quelli che, prossimi all’età di ritiro, optano per il prepensionamento: nell’ultimo semestre del 2021 si sono licenziati tanti operatori tra i 30 e i 50 anni, che non riescono più a reggere la pressione, dichiara Bottega.
“Condizioni di lavoro insostenibili – denuncia Stefano Barone, Segretario di Nursind – stipendi non adeguati all’impegno reso ancor più gravoso nell’ultimo biennio dalla pandemia, e ben più bassi, oltre la metà, rispetto al resto d’Europa a fronte di turni massacranti, nessun turn over e aggressioni continue, decine al giorno soprattutto nei punti di pronto soccorso. Nel frattempo lo Stato non avrebbe nemmeno erogato loro l’indennità straordinaria Covid da 75 euro”.
Stipendi inadeguati e lavoro massacrante: sempre più difficile trovare nuovi infermieri
“Il nostro è un lavoro usurante e sottopagato – incalza Barone – le buste paga degli infermieri pubblici sono sostanzialmente ferme: negli ultimi 13 anni abbiamo visto soltanto un aumento di 80 euro lordi al mese. Come si pensa di trattenere chi già svolge la professione e, nel contempo, di riuscire ad attrarre i giovani?».
Secondo le ultime stime, è sempre più difficile trovare infermieri sul mercato anche provando a reclutarli all’estero, come si faceva in passato. Per provare a frenare il problema la Regione ha concordato con i sindacati di scorrere gli ultimi posti ancora disponibili nella graduatoria del concorso per il Sant’ Andrea – sono un migliaio – iniziando in questi giorni a chiamare gli idonei e a destinarli nelle strutture. A breve dovrebbe essere lanciato dall’Asl Roma2 un bando per reclutare altro personale, ma non è detto che basti».
«Intanto – fa notare Barone – negli ospedali di secondo livello, quelli che garantiscono ancora più specializzazioni, si fa fatica a fare i turni. E parlo del San Camillo, Tor Vergata, San Giovanni, Sant’ Andrea o del Policlinico Umberto I. In ognuno di questi servirebbe almeno un migliaia di uomini e donne in più».
“Colleghi, il 28 Gennaio NURSIND sciopera contro il menefreghismo politico che nega persino una indennità a coloro che tutti chiamano eroi ma sui giornali e non nel parlamento e nè tantomeno sui tavoli ARAN… – si legge in un post pubblicato sulla pagia Facebook del Sindacato – La manifestazione NURSIND Roma è collegata con altre manifestazioni che avverranno nel resto d’Italia. Sarà semplicemente un sit in in largo Torre Argentina e naturalmente siete tutti invitati nessuno escluso. E’ tempo di farci valere…non ci fermeremo qui!”
Rosanna Sabella