Roma. Un furto in piena regola quello che la scorsa notte è avvenuto in una delle due rimesse sulla Pontina di Ama, l’azienda municipalizzata che gestisce i rifiuti nella Capitale. Qui alcune persone, al momento non è chiaro quanti fossero ad agire, si sono introdotte nell’area ed hanno rubato dieci mazzi di chiavi dei veicoli, altrettanti palmari usati dai dipendenti durante i turni di lavoro ed hanno provato a portarsi via, senza riuscirci, anche una squaletto. Sottratta anche una radio interna mentre gli altri dispositivi presenti sono stati danneggiati. In corso adesso le indagini da parte dei poliziotti del commissariato di Spinaceto al fine di fare chiarezza sulla questione. Nessuna pista di indagine è esclusa, né che possa trattarsi di un atto vandalico e né di un sabotaggio.
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L’allarme dei dipendenti del deposito Ama e l’impossibilità di lavorare
Ad accorgersi dell’accaduto sono stati alcuni dipendenti che, all’alba di ieri, in procinto di iniziare a lavorare non trovavano le chiavi dei veicoli necessarie, per l’appunto, ad iniziare il turno. Hanno provato a cercarle ma la ricerca si è rivelata vana, comprendendo poi che nel deposito si fosse introdotto qualcuno in quanto almeno due porte erano rotte. Erano le 5.30 del mattino quando è stato fatto scattare l’allarme segnalando il fatto all’autorità competenti. Ad occuparsi delle indagini i poliziotti del commissariato di Spinaceto e di Tor Carbone. Un furto che si è consumato nella completa indifferenza e che ha permesso ai ladri di agire indisturbati. Non è, infatti, suonato nessun allarme e dai sistemi di video sorveglianza non ci sono immagini utili che possano aiutare nel proseguo delle indagini. Alcuni mazzi di chiavi sono stati poi rinvenuti in mezzo ai grovigli lungo la strada ma l’inconveniente, almeno per la mattinata, non ha permesso l’uscita di alcuni veicoli, impedendo dunque di svolgere il lavoro di pulizia stradale.
Le indagini
Al momento nessuna pista di indagine è esclusa, né quella che possa essersi trattato di un atto vandalico né tantomeno quella che invece si sia davanti ad un sabotaggio. Fatto sta che l’accaduto ha comportato per la municipalizzata un ripensamento generale per garantire una maggiore sicurezza, nonché la nomina di un ex generale della Guardia di Finanza, Antonio di Terlizzi, come responsabile della sicurezza. Intanto, le indagini per risalire all’identità dei responsabili proseguono.