Un loft su due piani con l’insegna di studio fotografico e un buttafuori all’esterno. E dentro, invece delle luci e delle macchinette fotografiche, materassi sporchi e sexy toys. Lo “studio”, infatti, tale non era, ma era stato trasformato in una casa di appuntamenti clandestina, dove diverse ragazze erano state reclutate come prostitute.
I clienti, invece, erano attirati attraverso annunci pubblicati sui social, in siti specializzati: quelli che comparivano più spesso erano su Bakecaincontri.it e Trovagnocca.com. Per accedere al club occorreva prendere un appuntamento: fuori, infatti una sorta di guardia impediva l’accesso a chiunque ne fosse sprovvisto.
Studio fotografico trasformato in casa d’appuntamenti al Portuense
Ma a creare sospetti è stato proprio lo strano movimento davanti al finto studio, che si trova al Portuense. Un via vai insolito di uomini. Troppi, per essere davvero uno studio fotografico. Questo ha fatto scattare le indagini degli agenti del commissariato San Paolo, che hanno prima monitorato l’ingresso, poi visto gli annunci e infine fatto il blitz.
Sabato pomeriggio i poliziotti sono entrati nel loft e hanno trovato lo “studio” in condizioni igieniche pessime. Dentro c’erano alcune ragazze, dei clienti e i tre “organizzatori”, tutti italiani, rispettivamente di 37, 44 e 67 anni.
Sesso di ogni tipo e aperitivi e buffet in attesa del proprio turno
Gli investigatori hanno ricostruito quanto accadeva all’interno del finto studio. Chi entrava, dietro il pagamento di una “fee” d’ingresso di 100 euro, poteva fare sesso con qualsiasi ragazza. Non c’erano limiti di orari o di tipo di prestazioni: si poteva accedere alle prestazioni sessuali di vario tipo, anche con più donne contemporaneamente. Se le ragazze erano tutte impegnate, gli sfruttatori intrattenevano gli altri clienti con un buffet.
Gli sfruttatori guardavano mentre i clienti facevano sesso
Trattandosi di loft soppalcalto, le ragazze facendo sesso in tutti e due gli ambienti aperti, anche in presenza degli sfruttatori e degli altri clienti, che restavano tranquillamente a guardare, magari mentre sorseggiavano un aperitivi o mangiavano qualcosa dal buffet, oppure sbirciavano i fulmini porno dalle tv poste sui muri.
Sabato pomeriggio, giorno del blitz della polizia, gli agenti hanno sequestrato – oltre ai sexy toys e preservativi – diversi telefoni usati dagli arrestati, che per organizzare gli incontri e reclutare le prostitute usavano un gruppo su whatsapp. Sono inoltre stati sequestrati 350 euro, incasso del pomeriggio.