La nonna di una 12enne ha chiesto l’intervento della Polizia perché temeva per l’incolumità della nipotina che era chiusa in casa da sola e si rifiutava di aprire. Quando gli agenti sono arrivati, come riporta Il Messaggero, hanno trovato la ragazzina spaventata e la casa sottosopra, tracce di sangue e cocaina per terra. I genitori della piccola, invece, erano andati in ospedale perché nel corso di una lite il papà della 12enne si era ferito alla testa. Gli investigatori hanno aspettato che la coppia, un 39enne romano e una 35enne cubana, rientrasse e intanto hanno avviato le indagini per ricostruire l’accaduto.
La ricostruzione di quanto accaduto
Una lite di coppia, probabilmente, quella che si è consumata in un appartamento in zona Flaminio a Roma, alla presenza della ragazzina che, per fortuna, è stata trovata illesa dai poliziotti, seppure sotto choc. La casa era completamente a soqquadro: vestiti buttati ovunque, cocaina in giro e materiale per il confezionamento, oltre a delle tracce di sangue, mentre dentro un vaso e nella borsa della donna, hanno rinvenuto non solo altra droga, ma anche materiale per il confezionamento. Segnali che avrebbero confermato che in quell’appartamento c’era stata una lite.
Il rinvenimento della droga, la direttissima e la condanna
Il rinvenimento di droga in casa ha portato all’arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti sia per il 38enne sia per la 35enne che hanno ammesso di fare uso di cocaina, nel corso del procedimento per direttissima. Ma l’ammissione di utilizzare la droga per fini personali, non ha convinto il giudice, mentre il pubblico ministero ha chiesto la reclusione in carcere per lui e i domiciliari per lei. Il magistrato giudicante alla luce delle prove raccolte e delle richieste formulate dalla pubblica accusa, ha ritenuto di applicare per entrambi l’obbligo di presentazione quotidiana in Polizia.
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