È Riccardo Campoli, l’operaio di 69 anni morto ieri in un agriturismo romano, in via della Marcigliana, in zona Bufalotta, a Roma. L’uomo, originario di Veroli stava svolgendo lavori di ristrutturazione di un capannone agricolo quando, per cause ancora in corso di accertamento da parte delle forze dell’ordine, è rimasto schiacciato da un trattore in manovra.
Vani i tentativi di prestare soccorso all’uomo, morto sul colpo
Purtroppo si sono rivelati vani i soccorsi per il 69enne morto sul colpo. Ora il suo collega che si trovava alla guida del mezzo pesante che lo ha travolto è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo, mentre le attività degli investigatori vanno avanti per cercare di capire la dinamica dell’incidente che ha provocato il decesso dell’operaio. Sono gli agenti del Commissariato Fidene, insieme ai funzionari dell’Ispettorato del Lavoro che stanno svolgendo indagini.
Le indagini per stabilire cosa è successo vanno avanti
Mentre sulla salma, messa a disposizione dell’autorità giudiziaria e trasportata nell’Istituto di medicina legale di Tor Vergata, il magistrato incaricato di coordinare le indagini, probabilmente, disporrà l’esame autoptico sul corpo del 69enne per stabilire quali siano state le ferite letali. Intanto sono stati ascoltati sia il conducente del trattore sia il titolare dell’agriturismo per chiarire non solo cosa sia successo nel pomeriggio di ieri nell’azienda situata nel III Municipio, ma anche per verificare se erano state adottate tutte le misure di sicurezza atte a tutelare i lavoratori impegnati nell’intervento.
L’ennesima morte bianca
Si tratta dell’ennesima morte bianca, un altro decesso che va a accrescere la lunga lista di morti sul lavoro e che lascia un vuoto incolmabile nei familiari e amici della vittima. Solo qualche tempo fa a Civitavecchia un 29enne, Alberto Motta, è stato letteralmente travolto da un container che stava spostando con un muletto all’interno dell’area portuale. Assurdo come la vira di una persona possa essere spezzata, così all’improvviso, e solo per aver assolto ai proprio impegni lavorativi.
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