Apre domani alle 12 la stazione San Giovanni della Metro C. Termina finalmente l’attesa per la fermata che unisce la terza linea della metropolitana alla linea A.
Apertura domani alle 12
L’attesa si era protratta talmente a lungo che su Facebook erano state create pagine irriverenti, come quella che dava aggiornamenti quotidiani sull’apertura della stazione San Giovanni. I post? Sempre uguali: “è ancora chiusa“. Domani potrà scrivere qualcosa di diverso, visto che alle 12 il primo treno partirà in direzione Monte Compatri – Pantano. All’inaugurazione saranno presenti la Sindaca Virginia Raggi, l’Assessore Linda Meleo e il vice Presidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio. San Giovanni è la prima stazione-museo di Roma: nella passeggiata per raggiungere i binari sono stati sistemati i tanti reperti archeologici trovati durante gli scavi. Un’idea che abbatte l’argomento utilizzato dai critici delle nuove metropolitane di Roma, e cioè quello che “non si può scavare a Roma perché si trova sempre qualcosa”. Una città, soprattutto quando ha il rango di capitale europea, non può restare immobile di fronte al passato. La bellezza e la cultura possono andare di pari passo con la funzionalità e l’innovazione, e la stazione di San Giovanni, nel suo piccolo, ne è un esempio.
Trasporto pubblico fondamentale
D’altronde Roma ha sempre più bisogno di migliorare e incrementare il servizio di trasporto pubblico. La congiunzione tra le linee A e C renderà finalmente utile la terza Metro, integrandola nel sistema di trasporti e aumentando il suo bacino di utenza. I cittadini della periferia est della città potranno così raggiungere velocemente il centro, usando l’interscambio con la metro o con i mezzi di superficie. Ora è importante che Roma non si fermi: la prossima fermata della linea C è Amba Aradam – Ipponio, un’altra stazione che si candida a essere un museo, vista l’importanza dei reperti trovati durante gli scavi. L’attesa è per l’interscambio con la linea B a Colosseo e il prolungamento verso il cuore del centro storico della città, nella zona di Piazza Navona, che non è mai stata raggiunta dalla metropolitana. L’amministrazione sembra aver cambiato la sua idea iniziale di interrompere il prima possibile la costruzione della linea: una scelta corretta per tanti motivi. Roma soffre di un problema enorme, quello della mobilità privata. Offrire più mezzi pubblici ai cittadini significa togliere automobili dalle strade, ridurre l’inquinamento, migliorare l’immagine della città. Le vecchie scuse non possono più bastare: è ora che Roma e i romani capiscano di vivere in una capitale del Terzo Millennio, e non del Terzo Mondo.