L’abbandono indiscriminato di rifiuti in via del Foro Italico aveva originato una vera e propria discarica abusiva. Gli agenti della Polizia locale di Roma capitale si sono trovati di fronte a un cumulo di materassi, calcinacci e scarti di lavorazione da cantiere. ammucchiati su un’area nella quale si erano già verificati in passato illeciti della stessa natura.
Incastrati dalle foto-trappole
È stato grazie a un servizio di appostamento, ma soprattutto grazie all’installazione di foto-trappole che i caschi bianchi hanno individuato i responsabili: 8 le persone denunciate per violazione della normativa ambientale sui rifiuti. Le indagini, portate avanti dall’ U.O. SPE (Sicurezza Pubblica Emergenziale) hanno permesso di documentare diversi sversamenti, protratti nel tempo, durante i quali cui venivano abbandonati anche scarti di lavorazione edile, guaine, reti e parti in plastica riconducibili a campi da tennis. I controlli hanno permesso di risalire alla proprietà dei furgoni utilizzati per trasportare i materiali ed ai loro conducenti.
Gli investigatori indagano sulla responsabilità delle aziende proprietarie dei mezzi di trasporto
Si è così scoperto che in più di una circostanza le persone alla guida, incaricate di svolgere alcuni lavori di manutenzione, utilizzavano i mezzi in loro possesso per caricare e scaricare abusivamente i rifiuti, con responsabilità tuttora in corso di accertamento da parte dei titolari delle aziende proprietarie dei veicoli.
In 8 sono stati denunciati per trasporto e abbandono illegale di rifiuti
Al termine delle indagini una volta identificate le 8 persone ritenute responsabili, gli agenti della Polizia locale hanno proceduto nei loro confronti con informativa di reato inviata all’Autorità Giudiziaria. A tutti viene contestato il reato di raccolta, trasporto e abbandono illegale di rifiuti. L’area in cui erano stati gettati è stata interamente ripulita a loro spese, comprensive dei costi per lo smaltimento regolare dei materiali. A loro carico sono state elevate sanzioni di natura penale per oltre 20.000 euro.