È costata cara, a una 31enne di Beauvais, Comune della provincia di Parigi conosciuto ai più come scalo aeroportuale di alcune compagnie low-cost, una distrazione che a quanto pare è particolarmente diffusa. Quella di dimenticare – nell’atto di salire a bordo del treno – la borsa sulla panchina di una stazione ferroviaria.
Ma alla giovane turista francese ha comportato un danno assai peggiore seguire l’impulso di attaccarsi, con tutta la forza della sua disperazione – al freno di emergenza del regionale per Fiumicino partito da Trastevere alle 15.36 di oggi, con la volontà precisa di fermare quel ‘dannato convoglio’.
Onestamente non sappiamo cosa accadrebbe in Francia in una situazione del genere, ma sappiamo cosa è successo oggi.
Qui in Italia tirare la leva di un freno d’emergenza – senza che ricorrano ragioni di grave e incombente pericolo – è un reato che prevede importanti sanzioni amministrative e il rischio di essere segnalati all’autorità giudiziaria per il reato di interruzione di pubblico servizio.
Treno fermo in mezzo alla campagna. Le lacrime della ragazza
E, di fatto, l’inevitabile conseguenza alla reazione sicuramente eccessiva della ragazza è stato il brusco arresto del treno.
Cosa che in pochi secondi ha seminato il panico dei passeggeri, tra i quali molti che manifestavano la paura di perdere il proprio volo.
L’arrivo del capotreno, una altrettanto giovane donna su tutte le furie, ha dato il via a una scena piuttosto drammatica. La ragazza straniera invocava aiuto in uno stentato inglese, rivolta agli altri passeggeri che si sono mostrati da subito molto collaborativi.
La giovane chiedeva tra le lacrime di poter tornare indietro. Avrebbe rifatto il percorso a ritroso dalla stazione Villa Bonelli, dove il treno si era accostato dopo la brusca frenata, riprendendo il suo cammino.
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Multa di 516 euro e rischio di perdere il volo
A nulla, tuttavia, sono valse le rimostranze e le richieste di umana comprensione nei confronti della parigina. La capotreno aveva ormai allertato la sala operativa dalla quale erano partite disposizioni che non lasciavano spazio a deroghe, se non, dopo varie insistenze, la possibilità di pagare la multa dalla Francia.
La ragazza – sconcertata dalla cifra, 516 euro (questo l’importo dell’ammenda) – chiedeva ostinatamente di poter tornare a cercare la sua borsa. Ma il controllore le faceva capire con decisione che non sarebbe potuta scendere senza prima aver acquisito il verbale.
Certo, sarebbe stato utile se si fosse potuto tranquillizzare la giovane donna, dicendole che alla Stazione di Trastevere la sua borsa, contenente il passaporto, era già al sicuro nelle mani di qualche agente.
Ma fornire questa garanzia non è stato possibile per il semplice fatto che presso la Stazione di Trastevere, non esiste alcuna unità operativa della Polizia di Stato.
La ragazza quindi, multata e delusa, ha dovuto proseguire fino alla fermata, da lì scendere e tornare indietro nella speranza di ritrovare la borsa. E di essere in tempo per poter prendere il suo aereo.