I serrati controlli delle forze dell’ordine hanno permesso di individuare prima e di denunciare poi ben 40 persone che percepivano indebitamente il Reddito di Cittadinanza. Infatti, i “furbetti” per ottenere il sussidio avevano dichiarato il falso. Pensavano di farla franca ma le verifiche effettuate dai militari hanno permesso di portare a galla la verità. Ora, i soggetti coinvolti nella vicenda – alcuni dei quali anche con precedenti giudiziari – dovranno rispondere del reato di truffa aggravata.
I controlli delle forze dell’ordine sul Reddito di Cittadinanza
Un lavoro sinergico quello che ha visto protagonisti i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Piazza Dante – con il supporto tecnico dei militari del NIL e in costante osmosi con gli uffici dell’I.N.P.S., Motorizzazione Civile e Anagrafe – così da poter ottenere un quadro ben definito circa la regolarità o meno delle istanze presentate per ottenere il Reddito di Cittadinanza. Nell’abito di tali controlli, le forze dell’ordine hanno portato a galla una truffa ai danni dello stato per un valore di quasi 300mila euro.
I furbetti e le false dichiarazioni
Individuate e denunciate 40 persone, appartenenti a 20 distinti nuclei familiari, che risultavano percettori del reddito di cittadinanza. I soggetti sono ora gravemente indiziati del reato di truffa aggravata, avendo dichiarato il falso relativamente alle dichiarazioni dei requisiti, della composizione del nucleo familiare e all’effettiva residenza, simulando ad arte l’esistenza di più persone nel nucleo familiare per ampliare il diritto di percezione.
I procedimenti giudiziari
Ma non finisce qui. I Carabinieri hanno accertato che, a carico di alcuni indagati, risultavano anche procedimenti giudiziari, nell’ambito dei quali alcuni sono stati destinatari di misure precautelari e cautelari, con restrizioni agli arresti domiciliari e in carcere, nonché condanne penali ricevute negli ultimi dieci anni e divenute irrevocabili.
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