Fiamme, fumo ed esplosioni. E’ stata una notte di fuoco a Roma, nel quartiere Appio Latino, dove a partire dall’1:oo un gruppo di circa 20 persone, tutte incappucciate, hanno devastato cassonetti e bancomat, terrorizzando gli abitanti. E sono proprio loro, i residenti, a raccontare quanto accaduto.
Sono stati svegliati dai rumori: le esplosioni che, nel silenzio della notte, sono risuonate facendoli sobbalzare. Immediatamente sono stati chiamati i soccorsi e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, ma i punti dove il commando ha appiccato gli incendi erano talmente tanti che è stato difficile riuscire a contenere le fiamme.
Notte esplosiva all’Appio Latino
Ad essere colpite maggiormente via Macedonia e via Latina. E ad agire un gruppo di anarchici dal volto coperto. “Erano tutti completamente incappucciati!”, riferisce una residente. Il commando ha incendiato prima alcuni cassonetti dei rifiuti, poi due bancomat – di un istituto bancario e di un ufficio postale – poi hanno dato fuoco a uno scooter e, infine, hanno vandalizzato un altro bancomat con la scritta “no art. 42 bis”.
“Hanno cominciato in via Macedonia, poi sono andati a colpire l’Unicredit e sono venuti giù per via Latina, hanno incendiato un motorino in via Bitinia e sono scappati per il parco della Caffarella… un casino fino alle due di notte!”, racconta un’altra abitante del quartiere.
L’intervento della polizia
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno spento gli incendi, e gli agenti della polizia. Quando i poliziotti sono arrivati sul posto degli autori degli incendi non c’era più traccia. La speranza di poter risalire a chi sia stato è l’utilizzo delle telecamere di videosorveglianza della zona, anche se i facinorosi erano completamente travisati con i passamontagna.
“Erano completamente coperti sul volto e tutti incappucciati”, commenta una ragazza. “Ieri sera c’è stata una manifestazione alle terme di Caracalla contro il decreto sui Rave party, forse tornavano da lì“, spiega un’altra residente. E poi ancora: “Io li ho visti mentre risalivo via Macedonia, erano in mezzo alla strada, ho immediatamente cambiato direzione e chiamato il 113, ma sono riuscito a parlare con la polizia solo dopo quasi 5 minuti”.
(FOTO E VIDEO DI BARBARA CERULEO)