Corteo nazionale in difesa degli animali che vivono in libertà nei rifugi italiani: si chiedono protocolli diversi in caso di emergenza.
Piazzale Ostiense preso di mira dagli attivisti, in migliaia per urlare: “Mai più Sairano”. Tutto in difesa degli animali presenti nei rifugi. Secondo appuntamento da parte degli attivisti, dopo quello di Milano del 7 ottobre scorso. La mobilitazione di oltre 10mila persone in piazza per chiedere, nello specifico, al Ministero della Salute protocolli di gestione diversi per quanto concerne tutti quegli animali non destinati al consumo umano che risiedono nei rifugi.
Nessuna uccisione in caso di emergenza sanitaria. Questo il primo punto in elenco, dovuto alla barbarie di non molto tempo fa verificatasi nel Pavese. In seguito al corteo, un presidio in Piazza Castellani previsto per le ore 9.00 di lunedì 20 novembre. Due mesi fa, il 20 settembre scorso, invece, la polizia e i veterinari con la collaborazione dell’azienda sanitaria territoriale sono entrati forzatamente all’interno del rifugio Progetto Cuori Liberi.
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Luogo dove si registravano contagi di peste suina africana e hanno abbattuto 9 maiali. In merito a questo evento numerose associazioni e attivisti sono tornati in piazza. La causa animalista non cessa di essere supportata: “Speriamo di ottenere giustizia per gli animali. Questo è un gravissimo precedente – dichiarano le persone presenti in piazza – grave che l’azienda pavese non abbia ancora consegnato i verbali con quanto accaduto quel 20 settembre”.
Molteplici sono le controversie e i sospesi legati a questa vicenda. Quindi il grido del dissenso non si placa in attesa di risposte. Quella più fragorosa, intanto, arriva dalla piazza romana: “Mai più Sairano” canto dello sdegno condiviso di molti che speravano (e sperano) in un finale diverso.