Sono 34 le denunce scattate ieri durante le consuete verifiche della Polizia Locale di Roma Capitale, per verificare il rispetto delle norme a tutela della salute pubblica. Questa mattina due cittadini di nazionalità Colombiana di 34 e 33 anni sono stati bloccati da una pattuglia della Polizia Locale dopo che l’auto su cui si trovavano a bordo ha forzato un posto di controllo in zona Boccea.
Durante gli accertamenti mirati a verificare l’osservanza delle disposizioni che limitano gli spostamenti, la Fiat Stilo non si è fermata all’alt degli agenti del Gruppo XIII Aurelio, ma un’altra pattuglia, con a bordo il Dirigente Massimo Fanelli, è riuscita a bloccare il mezzo datosi alla fuga, dopo un inseguimento terminato a via Aurelia. I responsabili risponderanno davanti all’Autorità Giudiziaria dei reati commessi.
Numerosi i casi irregolari riscontrati dalle pattuglie per spostamenti senza un valido motivo come avvenuto in zona Aurelia, dove gli agenti hanno fermato un veicolo con due donne, provenienti dal Comune di Monterotondo, le quali hanno provato a giustificarsi sostenendo di doversi recare presso un’anziana zia malata ma che in realtà, come emerso dagli accertamenti eseguiti dalla pattuglia, è risultata essere una donna di poco più di 40 anni ed in buono stato di salute. Le due sono state deferite all’Autorità Giudiziaria.
Altre tre persone invece sono state denunciate nel quartiere di Tor Bella Monaca, una per possesso di sostanza stupefacenti. Una pattuglia del PICS della Polizia Locale di Roma Capitale ha denunciato un cittadino di nazionalità nigeriana di 32 anni che, fermato per un controllo in quanto in compagnia di altre persone senza rispettare le distanza di sicurezza, è stato trovato in possesso di diverse dosi di cannabis. Sempre in zona Tor Bella Monaca due venditori abusivi sono stati denunciati in quanto vendevano illegalmente dei kit contenenti disinfettanti e mascherine.
Erano in piena attività invece le due pasticcerie, in zona Trastevere e nel quartiere Boccea, sorprese a vendere al pubblico dolci e i tipici bignè di San Giuseppe. Nei confronti dell’attività di Trastevere si è proceduto anche con sanzioni amministrative per irregolarità relative alla licenza e all’autorizzazione sanitaria. E’ stata inoltre inviata apposita segnalazione alla ASL per la lavorazione di alimenti in promiscuità.