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Roma contro Gualtieri e Patanè, i pendolari: “No all’aumento delle tariffe per il trasporto pubblico”

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Foto di Roberto Gualtieri

Cittadini di Roma contro il sindaco Roberto Gualtieri: polemica sull’aumento dei ticket per il trasporto pubblico capitolino

La recente richiesta di aumento delle tariffe del trasporto pubblico da parte del Sindaco Gualtieri al Presidente della Regione Rocca ha scatenato un’ondata di indignazione tra i cittadini e i comitati dei pendolari presenti a Roma. L’accusa è chiara: l’amministrazione capitolina dimostra una totale inconsistenza gestionale, predicando mobilità sostenibile ma attuando scelte diametralmente opposte.

Un servizio degradato a Roma e già a prezzi eccessivi: la lettera al sindaco Gualtieri

Il primo punto sollevato dai comitati è la palese sproporzione tra la qualità del servizio offerto da Atac e le tariffe attualmente in vigore. Ritardi cronici, stazioni metro chiuse, scale mobili ferme e mezzi scomparsi sono solo alcuni dei disservizi quotidiani che i cittadini sono costretti a subire. A fronte di questa situazione, anche le tariffe attuali risultano eccessive.

Nonostante il bilancio di Atac sia tornato in attivo e siano in arrivo ingenti fondi per il potenziamento del servizio (PNRR, Giubileo, FSC), l’amministrazione insiste sulla necessità di aumentare biglietti e abbonamenti. La domanda sorge spontanea: dove andrebbero a finire questi soldi aggiuntivi? A rimpinguare i premi dei dirigenti?

Le conseguenze nefaste di un aumento ingiustificato

Il Sindaco e l’Assessore Patané sembrano ignorare le conseguenze nefaste di un simile provvedimento. Un aumento ingiustificato delle tariffe porterebbe ad un ulteriore abbandono del trasporto pubblico a favore dell’auto privata, con conseguente congestionamento del traffico, aumento degli incidenti, peggioramento della qualità dell’aria e aumento dello stress per i cittadini.

I dati parlano chiaro: negli ultimi anni si è registrata una significativa riduzione dell’utilizzo del trasporto pubblico, come evidenziato dalla diminuzione dei chilometri percorsi dai mezzi, dei biglietti venduti e degli abbonamenti annuali. Aumentare le tariffe non farebbe altro che aggravare questa tendenza.

I cittadini romani non ci stanno

I comitati dei pendolari sono pronti a dare battaglia. Non si può aumentare il prezzo di un servizio già indecente. Prima è necessario migliorare la qualità del trasporto pubblico, solo dopo si potrà eventualmente parlare di aumenti. La Regione Lazio dovrà prendere una decisione in merito e i cittadini sono pronti a mobilitarsi per far sentire la propria voce. La richiesta è chiara: no all’aumento delle tariffe del trasporto pubblico!

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