Continua l’invasione dei gabbiani a Roma: nel Centro Storico capitolino, i residenti hanno denunciato altri due episodi.
Non finisce l’invasione dei gabbiani a Roma. Da settimane, ormai, stiamo raccogliendo le testimonianze dirette dei residenti capitolini, che soprattutto nelle aree del Centro Storico si vedono in balia della presenza di questi volatili. Gli uccelli marini, che hanno spostato il loro habitat naturale per il cambiamento della Città Eterna e l’emergenza rifiuti, ora nidificano all’interno dei balconi situati negli attici della Capitale, con conseguenze che si traducono in disagi per la cittadinanza e soprattutto per i proprietari di quelle case.
L’invasione di gabbiani a Roma
Recentemente avevamo parlato della presenza dei gabbiani tra il territorio di via Veneto e l’Esquilino, in una situazione che soprattutto quest’anno è maggiormente sentita in confronto al passato. I maggiori problemi sono dei proprietari che hanno i balconi nei piani alti delle palazzine, che non devono fare i conti solo con le esemplari femmine dei volatili: sono proprio loro le più aggressive, considerato come devono difendere le uova depositate solitamente in alcuni anfratti delle balconate sugli attici o le loro finestre.
Le denunce per la presenza dei volatili nel Centro Storico
La situazione dei gabbiani è stata denunciata in più occasioni, non solo al Comune di Roma e l’ASL Roma 1. Tra le segnalazioni ricevute, quella del Comitato Quartiere del Rione Ludovisi: la realtà composta di cittadini e commercianti ha segnalato le criticità attorno alla presenza dei volatili, soprattutto quando raccolgono scarti alimentari dai rifiuti abbandonati in terra o lasciano carcasse in putrefazione sui balconi dei residenti. Tutto ciò senza dimenticare la presenza del guano, ovvero il letame che questi animali marini lasciano sui balconi e rischia d’innescare delle criticità sul piano sanitario.
L’ultima denuncia è stata fatta da un cittadino romano a Il Messaggero, cui un gabbiano aveva rubato un calzone caldo appena comprato dalla pizzeria: l’animale si è fiondato sul ripieno, portandolo via intero con la forza del proprio becco. Una situazione che ormai è abituale a Roma, con gli animali che nello stesso modo cacciano i topi o addirittura altri volatili, in quest’ultimo caso prettamente passeri o piccole rondini.