In duemila si sono presentati ieri al Parco Schuster per ‘Sogno di una notte di fine estate’, la serata di cinque ore di rock in ricordo di Fra’ Valdiserri. Il giovane vittima di omicidio stradale nella notte tra il 19 e il 20 ottobre 2022, oggi avrebbe 19 anni. Il ragazzo era in compagnia di un amico su un marciapiede presso via Cristoforo Colombo quando fu travolto dall’auto guidata da una 24enne ubriaca.
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La Fender Rossa sul palco
Tra gli amici di sempre e di band, Niccolò, Marco e Giulio degli Origami Smiles, il gruppo punk di Francesco, c’è la sua Fender rossa. È lì, al centro del palco, a rappresentare il giovane la cui vita è stata strappata in una vicenda assurda. Duemila persone al Parco, solo per stare insieme e ricordare Francesco, una affluenza effettivamente straordinaria. Accanto alla Basilica di San Paolo la scenografia è eccellente, romantica, e in molti si sono commossi già alle 18.30, l’ora di apertura della serata. Ci sono tutti quelli che gli volevano bene, c’è la sua musica preferita e quella che faceva con la sua band. C’è Hey, ho! Let’s go dei Ramones, anche per rivivere il primo concerto per Fra’ presso il csoa La Strada appena dieci giorni dopo la sua dipartita. Le Cateep, gruppo di tre ragazze appena nato, intona il brano.
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Otto band di ragazzi tutti nati dopo il 2000
Un anno intenso, fatto di nostalgia, di rabbia e di giovani che prendono coraggio, salgono sul palco e intonano la propria rabbia. Otto band, composte tutte da ragazzi nati dopo il 2000, si esibiscono senza timore. Ci sono i Purple Light, 16JPEG e CBR-320, Rapacio Band, Sutura, Cosmonauti Borghesi, Neue Ära e, alla fine, gli Origami Smiles, il gruppo di cui Francesco era e continua ad essere l’anima. Giovani sì, ma si caricano sulle note dei Tlaking Heads, dei Queen, dei Rolling Stones. Poi c’è anche la politica, di cui si sarebbe fatto volentieri a meno. A ‘esibirsi’, purtroppo, anche il presidente dell’VIII Municipio Amedeo Ciaccheri e l’assessore alla Cultura presso il Comune Miguel Gotor. Hanno pensato, probabilmente, fosse una buna occasione per propagandare qualcosa. Metterci un po’ il cappello. E ribadire, banalmente, l’impegno delle istituzioni sul fronte delle emergenze stradali. “E va bene così. Senza parole“.