La convivenza con gli animali a Roma diventa sempre più difficile. Non solo cinghiali o nutrie, ma anche ratti. La presenza di questi ultimi è, però, un problema ‘vecchio’ per i romani. Una coesistenza difficile soprattutto quando provocano danni ingenti, come è successo a una residente dell’Esquilino che ha trovato la sua auto, regolarmente lasciata in sosta, “con i cavi elettrici completamente mangiati dai roditori”.
Non solo una brutta sorpresa, ma un danno economico per la donna che ha voluto denunciare l’accaduto sui social, per segnalare, ma anche per condividere con gli altri residenti di zona, un problema che sta diventando sempre più serio.
Il racconto della protagonista della disavventura
“Mi sono trasferita nella zona da circa 6 mesi e leggo spesso qui di problematiche legate alla presenza di ratti in strada. Stavolta è toccato a me. Dopo una settimana dove la mia macchina è stata parcheggiata regolarmente su strisce blu in via Merulana (altezza incrocio largo Brancaccio) l’ho ritrovata con il motore in avaria. Dopo aver chiamato il soccorso stradale e aver portato l‘auto con il carro attrezzi all’officina più vicina, la diagnosi è stata: cavi elettrici mangiati completamente da roditori.
Il meccanico mi ha anche chiesto se vivessi in campagna! Non è possibile che il centro di Roma versi in condizioni di simile degrado. Non è possibile dover subire ingenti danni economici a causa degli inefficaci interventi per risolvere il problema ratti. Ho segnalato la necessità di derattizzazione pubblica allo 060606, oggi proverò a fare una segnalazione anche ai vigili, ma se sapete indicarmi a chi rivolgermi per contribuire a sensibilizzare sul problema sono pronta a farlo”.
Non si tratta di un caso isolato
Sembra, però, che l’episodio capitato alla residente dell’Esquilino non sia un caso isolato. Dai commenti si legge: “Già dato un paio di volte” e anche “purtroppo i ratti sono ovunque, ma l’Esquilino pare gli piaccia particolarmente”. C’è anche chi solleva un problema più serio provocato della presenza dei topi ed è “quello della salute pubblica. Occorre una campagna di sensibilizzazione che coinvolga non solo il Comune, ma l’Asl”. E poi c’è anche chi è stato vittima dello stesso inconveniente e fornisce suggerimenti per ovviare al problema: “Spostare l’auto al massimo ogni due o tre giorni e soprattutto non parcheggiare mai in prossimità dei cassonetti o vicino a scoli dell’acqua”.
Ma la protagonista di questa assurda vicenda proprio non ci sta a farsi carico delle spese provocate dai ratti alla sua macchina ed è decisa a “chiedere il risarcimento al Comune”.
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