Il numero di casi di scabbia a Roma spaventa. Dati che, nell’ultimo anno, sono cresciuti del 30 per cento e i soggetti più colpiti sono i bambini e gli anziani. Si tratta di una indagine svolta dal Messaggero su una ‘malattia della pelle causata da un piccolo parassita, un acaro che causa un intenso prurito’. La preoccupazione sta proprio nella velocità con la quale si sta diffondendo e la ‘colpa’ secondo gli esperti sarebbe da ricercare in un problema sottovalutato e anche a uno scarso rispetto della terapia e non di meno al fatto che i bambini affetti vengono spesso mandati a scuola, contagiandone altri.
Come avviene il contagio e come curare la malattia
Il contagio avviene per contatto che deve essere all’incirca dai 15 ai 20 minuti. Nella Capitale i casi si stanno registrando soprattutto negli asili nido e nelle Residenze sanitarie per anziani. L’acaro deposita le sue uova sottopelle, spiegano una dermatologa dell’Idi, e sarà necessaria l’applicazione di creme a base di permetrina o benzile benzoato, per almeno tre sere, a seguire si fa una pausa di una settimana e poi si applica nuovamente per alcuni giorni.
Importante consultare un professionista
Fondamentale risulta anche la diagnosi. A prima vista, a un occhio esperto, può infatti sembrare una reazione allergica, solo una visita specialistica potrà stabilire di cosa si tratta. Importante, sempre secondo gli esperti, sottoporsi al trattamento nel caso in cui si è entrati in contatto con persone affette da scabbia. E da non sottovalutare anche la necessità di fare le lavatrici a 50 gradi per uccidere l’acaro ed evitare che altri componenti della famiglia vengano contagiati.
Dopo quanto tempo dal trattamento si guarisce
Nonostante i fastidi e anche l’allarme sociale che la malattia sta provocando, la cosa da tenere a mente è che dopo 48 ore dal trattamento si guarisce. Si tratta di un aumento di casi che aveva subito una battuta di arresto nel periodo della pandemia e che sono tornati ad aumentare con l’eliminazione delle misure di distanziamento. Generalmente la scabbia viene portata in Italia, ma anche in Europa, dopo viaggi all’estero, in località dove l’igiene è precaria.
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