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Roma, calci e pugni alle conviventi: arrestati due compagni violenti

Pubblicato il
Circeo

Minacce e aggressioni nei confronti delle compagne. Due le vicende, a pochi minuti di distanza una dall’altra, una in via Verga, l’altra in via Grottarossa, che hanno necessitato dell’intervento dei Carabinieri di Roma i quali hanno proceduto all’arresto di due uomini, gravemente indiziati del reato di maltrattamenti in famiglia.

carabinieri
carabinieri arrestano due uomini violenti (ilcorrieredellacitta.com)

 

Minacce e botte davanti alla figlia di 9 anni

In particolare, ieri sera, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma sono intervenuti in un’abitazione in via Andrea Verga, quartiere Primavalle, dove una 47enne ha denunciato ai militari di essere stata, poco prima, minacciata e aggredita con schiaffi e pugni al volto, dal compagno convivente, 53enne romano, in presenza della loro figlia di 9 anni. La vittima, medicata sul posto da personale medico del 118, ha riferito inoltre che episodi analoghi con comportamenti violenti dell’uomo andavano avanti da tempo. I Carabinieri hanno arrestato il 53enne, poi portato in caserma e trattenuto nelle camere di sicurezza, in attesa della convalida.

Calci e pugni dopo la discussione: vittima finisce in ospedale

Poco dopo, i Carabinieri della Stazione Roma Tomba di Nerone sono intervenuti in un’abitazione in via di Grottarossa dove una 42enne romena ha riferito di essere stata aggredita, al termine di una lite per futili motivi, dal compagno convivente, connazionale di 34 anni, che la colpiva con violenti calci e pugni. La donna è stata soccorsa da personale del 118 e trasportata all’ospedale “Sant’Andrea” dove è stata medicata e trattenuta in osservazione. I Carabinieri, acquisita la denuncia della vittima, hanno arrestato l’uomo, poi trasferito nel carcere di Roma Regina Coeli. Gli arresti sono stati convalidati, il 53enne è finito agli arresti domiciliari, mentre il 34enne è rimasto in carcere.

Si precisa che i procedimenti penali versano nella fase delle indagini preliminari per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.

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