Calci e spintoni agli anziani genitori e non era la prima volta che il 51enne aggrediva con violenza il padre e la madre. Ma stavolta l’uomo è finito in manette con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Sono stati i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma ad intervenire e procedere all’arresto del 51enne romano in flagranza di reato.
Il 51enne era già stato raggiunto da provvedimento di ammonimento del Questore
Proprio perchè l’uomo non era nuovo a episodi del genere era già destinatario dell’ammonimento del Questore di Roma, gravemente indiziato del reato di maltrattamenti contro familiari o conviventi. Ieri mattina, i militari sono intervenuti su segnalazione, presso l’abitazione degli anziani genitori in via Aurelia, nel quartiere Aurelio.
I Carabinieri hanno trovato l’aggressore ubriaco
Quando i militari sono arrivati sul posto hanno trovato l’uomo in evidente stato di alterazione, dovuta all’assunzione di bevande alcoliche, e nel ricostruire l’accaduto hanno appurato che il 51enne, poco prima, aveva aggredito i genitori ultra 70enni, colpendoli con calci e spinte.
Il racconto delle vittime
Una scena straziante, soprattutto quando gli anziani hanno dovuto ricostruire la vicenda agli uomini dell’Arma. In lacrime hanno raccontato non solo quel che era appena successo, ma anche di pregressi analoghi episodi, alcuni denunciati, motivo per cui l’uomo era stato già ammonito.
I due anziani sono stati trasportati in ospedale
Sul posto sono arrivate in breve anche due ambulanze che hanno preso in cura i due feriti, la donna è stata trasportata presso l’Ospedale Santo Spirito e l’uomo all’ospedale Sant’Eugenio. Dopo gli accertamenti del caso e le medicazioni per le ferite riportate entrambi sono stati dimessi con diversi giorni di prognosi.
Per l’uomo il giudice ha disposto il divieto di avvicinamento
L’arresto è stato convalidato dal Tribunale di Roma che ha sottoposto l’uomo alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alle vittime con braccialetto elettronico. A seguito dell’arresto è stata attivata la procedura del “Codice Rosso”. Le vittime, hanno poi formalizzato la denuncia in caserma nei confronti del figlio.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui l’indagato deve considerarsi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva.