Guerriglia urbana a Roma nella di San Silvestro. Gli scontri sono durati fino a notte inoltrata. La manifestazione degli anarchici, che dal pomeriggio del 31 dicembre stanno cercando di arrivare alla sede del Ministero della Giustizia per chiedere la scarcerazione di Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto nel 41 bis che da due mesi è in sciopero della fame per manifestare il proprio dissenso verso regime del carcere duro, questa sera è degenerata.
La protesta contro la polizia
Intorno alle 22:00 i manifestanti – circa un centinaio di persone – hanno iniziato a lanciare sassi nei pressi di via Giulia. La situazione è degenerata. La polizia, a questo attacco, non è rimasta a guardare, e ha risposto con delle cariche. La cosa ha inasprito ancora di più gli animi degli anarchici, che hanno iniziato a urlare contro gli agenti. La situazione è degenerata. Le forze dell’ordine, in divisa antisommossa, erano presenti tra via Giulia e via dei Banchi Vecchi, con l’ordine di non farli passare. Ma gli anarchici hanno provato a forzare il varco. Ai cori, ai fumogeni e agli striscioni con scritto “‘Lo stato tortura col 41 bis’ e ancora: ‘Contro ogni galera’, si sono quindi aggiunti i sassi, le spinte e altro. E la polizia ha risposto.
Lo sciopero della fame di Cospito
Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto nel carcere di Sassari, è arrivato ormai al suo 70° giorno di sciopero della fame. Cospito è detenuto in regime di 41 bis e protesta proprio per le condizioni della sua prigionia. A causa della protesta ha perso 35 chili, come informa il suo avvocato Flavio Rossi Albertini. «Ha anche avuto un preoccupante calo di potassio, necessario per il corretto funzionamento dei muscoli involontari tra cui il cuore». Cospito, in carcere per devastazione, saccheggio e strage per un ordigno nei pressi della scuola allievi carabinieri di Fossano (Cuneo) nel 2006, rischia l’ergastolo.