I bambini sanno essere diabolici, ma questa constatazione non è sufficiente a non far aprire un fascicolo di indagine, quando a soli 3 anni un bimbo riesce ad eludere il controllo e a uscire da scuola da solo, andandosene in giro per Roma. Per questi fatti una maestra e una collaboratrice scolastica, infatti, sono state rinviate a giudizio per abbandono di minore.
Cosa è successo
Quella mattina, come succede mille volte nell’arco di ogni singolo giorno di scuola, quel bimbo di 3 anni ha chiesto alla maestra di andare in bagno e l’insegnante ha affidato il piccolo alla bidella perché lo accompagnasse. Quest’ultima ha dichiarato di averlo fatto, mentre la maestra ha sostenuto il contrario.
Due versioni opposte che non sono bastate a escludere le responsabilità di nessuna delle due, visto che il giudice delle indagini preliminari ha ritenuto di rinviare a giudizio entrambe. Sta di fatto che quell’intraprendente piccolo studente, non si sa come, è riuscito ad uscire dal plesso scolastico. Ha percorso da solo diversi metri prima che un signore che si trovava in zona lo notasse lì da solo, e lo fermasse per affidarlo poi alle forze dell’ordine. Neanche davanti ai Carabinieri il piccolo sembra essersi scomposto. Ha semplicemente fornito le informazioni utili affinché fosse riaccompagnato a casa.
Le ricerche all’interno del plesso scolastico
Le due dipendenti della scuola non si sono poste il problema a lungo pensando che il bimbo si trovasse con la collega. Solo dopo un po’ sono iniziate le ricerche frenetiche all’interno dell’istituto e anche fuori. Ma evidentemente sono risultate infruttuose. Intanto, però, i genitori del bambino, constato l’accaduto, hanno deciso di sporgere denuncia. Ora spetterà alla magistratura stabilire l’eventuale effettiva responsabilità della docente e della collaboratrice scolastica nel corso di un procedimento giudiziale nel quale verranno esibite le prove a carico, ma anche a discolpa delle due indagate.
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