Roma, biglietti del trasporto pubblico a 2 euro: il motivo sarebbero i conti in rosso, l’azienda fa tremare i consumatori.
Atac, croce e delizia dei romani. Il tempo dirà quale delle due peculiarità prevale di più, per adesso a vincere è l’incertezza perchè la situazione mezzi pubblici nella Capitale è precaria. Da tempo i guasti ai veicoli sembrano essere all’ordine del giorno. Doveva esserci un ampliamento del parco veicoli a disposizione, aspetto fondamentale, che è stato rimandato di qualche mese a causa di alcuni ritardi sul protocollo.
Inoltre a tenere banco c’è la questione biglietti: attualmente si paga un euro e cinquanta per viaggiare 100 minuti con ogni mezzo pubblico a disposizione. L’iter vorrebbe che si passasse a 2 euro. Un aumento di prezzo paventato già lo scorso anno, ma i consumatori faticano a pensare che possa verificarsi una metamorfosi del genere. Non tanto per i 50 centesimi, ma per l’aumento abbinato a determinate politiche che non sempre hanno soddisfatto nella gestione.
Controlli dei Carabinieri durante la movida a San Lorenzo e Trionfale: 2 arresti e 7 denunce
Atac, aumentano le tariffe: biglietti a 2 euro, le possibili modifiche
I discorsi relativi alla possibile privatizzazione di Atac lasciano proprio spazio a queste perplessità: i dubbi restano per i cittadini, ma oggi quanto c’è di vero? Gli aumenti avrebbero dovuto cominciare ad essere confermati nell’agosto scorso. Allarme rientrato per via delle vacanze e qualche bonus relativo alle promozioni della bella stagione, ora l’estate è finita e comincia l’autunno con relativi dibattiti. Il motivo degli aumenti sarebbe la situazione precaria a livello economico dell’azienda: i conti sono in rosso e vanno risanati.
Gli anni scorsi ci ha sempre pensato la Regione ad evitare l’aggravio. Adesso potrebbe non essere più così: nel mirino anche gli abbonamenti mensili che passerebbero da 36 a 46 euro. Mentre gli annuali da 350 a 450. Insomma chi vuole usare i mezzi pubblici dovrà frugarsi nel portafoglio, ma non è detto che sia sufficiente a scongiurare una crisi sistemica ormai sotto gli occhi di tutti. Le prossime settimane potrebbero confermare quello che era nell’aria già da tempo: un aumento annunciato che coinciderà con l’abbassamento della domanda e il ridimensionamento dell’offerta di trasporto pubblico. L’Atac sembra essere al bivio.