Roma, prosegue la lotta allo spaccio: nella Capitale il traffico di eroina è sempre più ingente, talvolta qualche disguido complica le cose.
Roma, da qualche tempo, significa eroina e cocaina: i traffici dal Sud America e non solo sono in aumento: la ripartizione della merce è sempre stata oggetto delle famiglie, ma la questione non è così semplice. Di complicato c’è la divisione del potere. Già lo scorso inverno, a tal proposito, ci furono una serie di uccisioni fra Roma e i confini del Lazio per determinare una nuova supremazia territoriale. Oltre questo, occorre annoverare altre possibilità: ovvero che rappresentanti più piccoli possano insinuarsi nelle consuete dinamiche di spaccio fino ad arrivare a una composizione milionaria che le autorità cercano di sventare.
Anche a questo serve il Narcotest: cercare di arrivare prima è l’imperativo, ma non sempre è possibile. Almeno questo è quel che si evince dall’ultima controversia avvenuta nella Capitale, dove 4 pusher nordafricani sono inizialmente sfuggiti alle manette per spaccio e detenzione di stupefacenti grazie al mancato arrivo del Narcotest: la controprova è arrivata in ritardo, quindi è stato impossibile trattenere le persone invischiate in un traffico – a suo modo – importante.
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Roma, pusher in libertà grazie al Narcotest: il mancato arrivo che cambia tutto
Oltre 300 grammi di eroina nell’appartamento e centinaia di euro sequestrati. I 4 pusher hanno tentato di sfuggire alla cattura ingoiando la droga. Una situazione spiacevole e anche grottesca che ha portato i giudici a intervenire sull’accaduto: “È inammissibile – dichiarano – che accadano cose come questa”. Il riferimento, naturalmente, oltre che allo spaccio e alla detenzione di stupefacenti, era al mancato arrivo del Narcotest nei tempi previsti.
I dettagli, in questa caccia perenne, sono tutto: è una corsa contro il tempo che può cambiare il presente e futuro di molti. Lo spaccio rappresenta ancora una fonte importante di guadagno per le famiglie criminali: non l’unica, ma garantisce una parte fondamentale degli introiti settimanali e mensili che restano molto alti. Seguendo lo spaccio e i “viaggi” della droga è possibile anche determinare le nuove ramificazioni sul territorio e determinare gli attuali equilibri di potere: dal più grande al più piccolo e viceversa. Ecco perchè il tempo diventa l’unica variabile con cui è possibile fare i conti e, quando viene meno, diventa un problema.
