Roma, auto e suv sfrecciano davanti alla scuola. E’ lo spettacolo cui ogni mattina devono assistere le mamme di Tor Bella Monaca, con il rischio che qualche bambino venga investito, e magari ucciso, dall’incoscienza di qualche automobilista locale. Una situazione peraltro già avvenuta, con un ragazzo investito e ucciso pochi giorni fa: stroncato nel pieno della sua giovinezza, in quanto aveva appena trent’anni ed era impegnato ad attraversare sulle strisce pedonali nel momento della morte.
La rabbia delle mamme a Tor Bella Monaca, a Roma
Le mamme non ci stanno a veder morta un’altra persona su via dell’Archeologia, nei pressi della scuola. Tantomeno vogliono ipotizzare che un loro figlio, o figlia, possa essere investita da uno dei tanti veicoli che sfrecciano lungo la strada. Ecco allora che hanno organizzato un sit-in davanti la struttura scolastica, chiedendo all’Amministrazione del VI Municipio l’installazione, rapida, di dossi per la sicurezza stradale davanti la scuola.
Una mamma, fermata dai giornalisti, racconta: “Basta morti, i nostri ragazzi non possono correre rischi soprattutto davanti alla scuola. Chiediamo un intervento immediato e l’installazione dei dossi nei pressi dell’ingresso a scuola”. Una richiesta necessaria e dove le istituzioni non possono rimanere sorde, specie poi dopo la morte di un giovane trentenne per mano di un’automobilista distratto a bordo di un suv.
La vittima si chiamava Emmanuele Catananzi, un trentenne impegnato ad attraversare la strada qualche pomeriggio fa. Dall’altro lato della carreggiata, non arriverà mai. Intorno alle 14.30, un suv lo ha colpito in pieno a tutta velocità, con il veicolo che ha esaurito la propria folle corsa addosso a delle automobili lasciate in sosta. A guidare la grande automobile, una donna di 46 anni, oggi denunciata per omicidio stradale. Era a borda dell’automobile con suo figlio 18enne: una teoria delle indagini, parli di come potrebbe essere stato addirittura il ragazzo a guidare il veicolo nel momento dell’impatto.