Roma. L’emergenza rifiuti continua ad attanagliare la città. Dopo una certa allerta per le festività natalizie — ricordiamo la sperimentazione flop registratasi a Tor Bella Monaca a seguito della presenza dei mega cassonetti dell’indifferenziata — e per l’ultimo dell’anno, ecco che il problema della spazzatura torna a fare prepotentemente capolino a ridosso dell’Epifania. Nonostante Ama abbia siglato un contratto con il gruppo emiliano Hera, la situazione in città resta precaria, senza poi considerare i costi che è necessario sostenere.
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Emergenza rifiuti nella Capitale, la situazione
In merito ai costi, sono tredici i milioni di euro necessari per i rifiuti. Come detto è stato siglato da parte di Ama un accordo con il gruppo Hera così da sopperire alla mancanza di impianti ma questo nel 2023 porterà ad un considerevole aumento della spesa. Intanto le strade rimangono invase dai rifiuti e dai sacchetti dell’immondizia che certamente non costituiscono il migliori biglietto da visiti per i turisti e né, tantomeno, per gli stessi cittadini. Mancano all’appello aziende a cui assegnare dalle 700 alle 900 tonnellate di rifiuti e il pericolo e che la situazione possa peggiorare con l’arrivo dell’Epifania. Nonostante Ama sia riuscita a ripulire il centro città, negli altri quartieri, e non solamente quelli periferici, l’immondizia c’è e si vede.
L’accordo con Rida Ambiente e i costi
Nel frattempo, il Campidoglio ha siglato un nuovo accordo con la Rida ambiente di Aprilia per portare all’azienda 3.500 tonnellate a settimana di spazzatura, per un totale di 150mila in un anno. Il contratto prevede però il conferimento di duemila tonnellate di rifiuti i meno rispetto al precedente ed attualmente, altri sbocchi per smaltire i rifiuti non ci sono. Inoltre, siccome nel contratto mancano inceneritori e discariche nel Lazio, gli scarti andranno ad Hera Ambiente, per circa 130 tonnellate. La società ha però chiesto ad Ama cento euro in più a tonnellata rispetto ai costi pagati finora. Ciò, come anticipato, comporterà una spesa di 13 milioni di euro in più nel 2023.
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