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Roma, anziani sotto scacco dei malviventi nel quartiere Monte Mario: sventate due truffe 

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I casi di truffa agli anziani e la refurtiva recuperata dalla polizia

Roma. Non si fermano, purtroppo, i casi di truffa verso le persone anziane. Spesso e volentieri, infatti, quest’ultimi – complice la loro ingenuità e buona fede – finiscono nel mirino dei malviventi che ne approfittano per derubarli facendoli restare “all’asciutto”. Ora, non si fermano nemmeno i controlli delle forze dell’ordine e i frutti delle loro operazioni non tardano ad arrivare. Convalida dell’arresto e 3 anni di foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Roma a carico di 2 ragazzi campani gravemente indiziati di aver truffato una coppia di anziani. Invece per 3 latinoamericani, arrestati in flagranza per aver derubato un’anziana in strada, oltre alla convalida dell’arresto è in corso le procedura per la verifica della loro posizione sul territorio nazionale. Entrambi i fatti, seppur distinti, si sono svolti nel quartiere Monte Mario.

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La truffa alla coppia di anziani e il pedinamento

Nei giorni scorsi, un’auto civetta con a bordo gli investigatori del Distretto San Giovanni, ha intercettato un mini Suv di costruzione francese con all’interno due ragazzi provenienti dalla Campania. I poliziotti hanno deciso di approfondire la vicenda, iniziando così a seguire l’auto ma senza alcun esito. Il giorno seguente gli stessi ragazzi, a bordo della stessa auto, sono tornati nella Capitale ed anche in questo caso sono stati seguiti in maniera discreta dai poliziotti di San Giovanni. Quando l’auto è giunta in una via di Monte Mario il passeggero, tenendo all’orecchio un cellulare, è sceso ed è entrato nel portone di un palazzo da cui è uscito dopo pochi attimi guardandosi intorno. A quel punto gli agenti sono intervenuti bloccando i 2 giovani.

I soldi e i gioielli trafugati 

Quello che era sceso aveva 400 euro in contanti ed una scatoletta di gioielli che, come è stato accertato subito dopo, erano stati dati loro da una coppia di anziani convinti di averli consegnati al direttore di un fantomatico ufficio postale per risolvere un gravissimo problema del nipote. I 2 giovani, entrambi napoletani, di 22 e 23 anni, dopo gli atti di rito, sono stati arrestati perché gravemente indiziati di truffa aggravata. Posti a disposizione della Magistratura, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma ha convalidato la misura adottata dalla Polizia di Stato. Parallelamente al procedimento giudiziario, all’esito di una dettagliata istruttoria sviluppata dalla Divisione Anticrimine, il Questore di Roma ha emesso a carico dei 2 giovani il foglio di via obbligatorio che impone loro di non far rientro nella capitale per 3 anni.   

Anziana raggirata con la truffa del mazzo di chiavi  

Ma non finisce qui. Purtroppo anche un’altra anziana è finita nelle mire dei malviventi. Sono stati invece i “Falchi” della Squadra Mobile, la sezione specializzata per il contrasto al crimine diffuso, ad arrestare 3 latinoamericani, un peruviano e 2 cubani. I poliziotti, pattugliando le stradine tra la Trionfale e piazza Guadalupe, hanno soccorso un’anziana che era stata appena derubata con la tecnica del mazzo di chiavi. Truffa con la quale mentre un complice distrae la vittima dicendole che gli sono appena cadute le chiavi a terra, l’altro si infila nell’auto della malcapitata e scappa con la borsa.

“Beccati” i malviventi 

Gli agenti, ben conoscendo il sistema, si sono messi subito sulle tracce dei sospettati anche grazie alla collaborazione di alcuni cittadini. Uno degli indagati è stato bloccato mentre stava per tentare un prelievo con il bancomat rubato, mentre i 2 presunti complici, vista la scena, hanno tentato vanamente di fuggire a piedi: il primo è stato preso subito, mentre l’altro è stato bloccato sotto la sua abitazione.

L’arresto 

Durante le perquisizioni sono stati sequestrati circa 8 mila euro e vario materiale su cui verranno svolti degli accertamenti per stabilirne la provenienza. I 3 sono stati arrestati perché gravemente indiziati, in concorso fra loro, di furto aggravato. La Procura ha chiesto ed ottenuto dal GIP la convalida della misura pre-cautelare adottato dalla Polizia di Stato.   

 

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