Era suo fratello ma poco gliene importava. È finita a processo una signora di 89 anni, Rosanna T., con l’accusa di atti persecutori proprio ai danni del fratello. Nonostante il legame di sangue che li unisce, la signora lo voleva morto a qualsiasi costo, tanto che è arrivata persino a sfregiarlo con l’ammoniaca perseguitando per un anno intero.
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Le minacce della donna verso il fratello
Un vero e proprio incubo quello nel quale è precipitato l’uomo, presto diventato vittima di stalking. Come detto, gli atti persecutori non erano attuati da un’ex moglie oppure da una compagna, bensì da sua sorella. Terribili le minacce della donna: ‘Ho poco tempo da vivere e lo userò per massacrarti, ti darò fuoco con la benzina’, gli scrisse in un biglietto lasciato nella casella postale. Ma dalle parole poi si è passati ai fatti. La donna non ha infatti esitato a sfigurare l’uomo lanciandogli in pieno viso dell’ammoniaca.
La scintilla
Come riportato dal Messaggero, ad accendere la scintilla tra i due, una lite risalente al dicembre del 2015. Da quel momento, i fratelli che per un certo periodo della loro vita hanno vissuto sotto lo stesso tetto, non si sono più rivolti la parola. Questo fin a quando l’89enne ha cominciato a chiamarlo frequentemente al cellulare minacciando il fratello di morte. Un’ira furibonda quella espressa dalla donna ogni qualvolta l’uomo alzava la cornetta per risponderle.
Le violenze
Ma nel dicembre del 2018 dalle parole si è passati ai fatti. La signora ha aspettato il fratello davanti casa e una volta uscito gli ha lanciato dell’ammoniaca in pieno viso. Fortunatamente l’uomo ne è uscito illeso ma la sorella, non paga, qualche giorno dopo è tornata sotto casa sua urlando e danneggiando con un’accetta la porta dell’abitazone.
Preso di mira anche il nipote
Le minacce adesso non erano più rivolte solo al fratello ma anche al nipote, più volte intervenuto in difesa del padre. Tali violenti comportamenti hanno indotto l’uomo a cambiare casa e le proprie abitudini di vita. Tuttavia, la signora continuava ancora a telefonargli in modo piuttosto insistente e a minacciare sia lui sia il nipote, fino a quando l’uomo non ha deciso di denunciarla. Adesso la donna è finita a processo con l’accusa di atti persecutori.
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