Ancora truffe agli anziani a Roma. Stavolta nel mirino è finita un’anziana di 85 anni che, temendo per le sorti della figlia, è arrivata a consegnare al malvivente, spacciatosi per Carabiniere, la bellezza di oltre 3.500 euro – parlando solo dei contanti – insieme a gioielli e carte di credito. Un bottino ingente dunque e l’amara consapevolezza da parte della donna, purtroppo quando era troppo tardi, di essere caduta nel tranello del criminale.
Sulle tracce del truffatore tuttavia, dopo la denuncia sporta della vittima, si sono messi i Carabinieri che attraverso approfondite indagini sono riusciti ad individuarlo ricostruendo quanto accaduto. L’uomo peraltro, di Napoli, è accusato di aver compiuto altri reati analoghi e adesso dovrà rispondere anche dell’estorsione aggravata e dell’uso indebito delle carte ai danni dell’anziana.
La truffa del finto Carabiniere e dei ‘guai’ in Posta: le indagini
I fatti risalgono a qualche mese fa. L’8 dicembre del 2022, una donna di 85 anni, di Roma, aveva denunciato di aver consegnato 2.570 euro in contanti, carte di credito e oggetti in oro a un uomo che si era finto Carabiniere, al fine di evitare l’arresto della figlia per dei fantomatici pacchi in giacenza, non pagati, presso l’ufficio postale.
In precedenza un telefonista rimasto ancora ignoto si presentava falsamente come nipote rappresentandole che se non avesse al più presto consegnato soldi e gioielli alla persona che si sarebbe presentata a casa sua, la figlia, che si trovava presso l’ufficio postale, “ostaggio” dei Carabinieri, avrebbe passato dei guai.
Soldi, carte e gioielli consegnati alla vittima
Ed è a quel punto che il malvivente è entrato in azione. Sarebbe stato infatti proprio il 29enne napoletano, presentatosi a casa della donna, fingendosi carabiniere, a ritirare materialmente i soldi, 2.570 euro, ma anche gioielli e una carta di credito con cui sono stati poi prelevati ulteriori 1.100 euro dagli sportelli ATM. Ma grazie alle indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Piazza Dante l’uomo è stato incastrato: decisive le testimonianze, le analisi del traffico telefonico e dei sistemi di video-sorveglianza pubblica e privati, al quale si è poi aggiunto anche il riconoscimento fotografico e le successive perquisizioni.
Ai domiciliari
Raccolti i gravi indizi di colpevolezza a carico del 21enne, la Procura della Repubblica di Roma ha richiesto ed ottenuto dal Gip del Tribunale di Roma l’ordinanza che ne dispone i domiciliari, che è stata notificata al 21 enne, a Napoli, dove si trovava già ristretto in abitazione per un analogo procedimento penale. Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui l’indagato è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva.