Si susseguono con una frequenza quasi quotidiana i blitz degli attivisti di Ultima Generazione che stamattina alle 10 e 30 hanno raggiunto via Veneto per imbrattare con vernice nera il muro del ministero del Lavoro.
Il promemoria alla ministra del Lavoro
Hanno definito il loro gesto gli attivisti come ‘un’azione di disobbedienza civile nonviolenta’ per lasciare un promemoria per la Ministra del Lavoro Maria Elvira Calderone. ‘I cittadini hanno spruzzato di nero (con del carbone vegetale) la facciata del ministero ed esposto delle locandine che riportano i dati delle morti e degli infortuni sul lavoro del 2023: 560 mila infortuni sul lavoro e 1041 morti. Questo significa che – dicono gli attivisti – oggi stesso due persone moriranno sul posto di lavoro e il numero è destinato ad aumentare con l’arrivo dello stress di calore questa estate. Questi numeri nascondono persone reali e ci rifiutiamo di rimanere in silenzio davanti a una tale ingiustizia’.
L’intervento della Polizia
La Polizia ha intercettato ancor prima che la protesta entrasse nel vivo, 6 manifestanti su via Salandra, mentre in via Veneto gli agenti hanno bloccato altre 11 persone mentre cercavano di affiggere poster e stavano spruzzando le pareti del Ministero con vernice nera. Tutti e 17 sono stati portati in Commissariato per essere identificati e valutare gli eventuali provvedimenti a loro carico.
Quest’ultima protesta arriva a due giorni da quella al ministero della Giustizia, dove avevano attaccato striscioni e spruzzato vernice nera.
Diversi gli episodi nell’ultimo periodo
Ma non solo i Palazzi istituzionali sono presi di mira da Ultima Generazione che tra i suoi blitz conta, pochi giorni fa, anche quello agli Internazionali di tennis e ai negozi griffati di via Condotti in centro. Una serie di episodi che provocano, ormai, grande risentimento anche da parte dei cittadini che spesso si trovano involontariamente coinvolti.