Terminato il turno lavoro, domenica, i netturbini hanno lasciato Porta Portese tra i rifiuti. Un diritto quello esercitato dagli operai di rifiutarsi di fare lo straordinario anche perché in questi giorni l’Ama ha deciso di congelarli, come riporta Il Messaggero. Un problema di non poco conto per la società che gestisce la raccolta dei rifiuti a Roma che ha dovuto far intervenire un’altra ditta per ripulire l’area del mercato dalla spazzatura e restituirle decoro e pulizia.
Prosegue il braccio di ferro tra Ama e Sindacati sul salario accessorio
Sicuramente la dirigenza dell’azienda valuterà il comportamento degli operatori che hanno deciso di interrompere il lavoro al termine dell’orario stabilito, ma dovrà anche tener conto che era nelle loro facoltà farlo. Una vicenda che si inserisce in un contesto nel quale è in corso un acceso dibattito tra Ama e sindacati per il salario accessorio. Entro il 30 giugno va definito il premio da assegnare a coloro che hanno prestato servizio per due domeniche in un mese, i quali avrebbero diritto a 160 euro in più in busta paga.
All’interno di Ama si registra un clima molto teso
Ma l’idea della dirigenza è di arrivare a racchiudere in un unico bonus tutte le indennità degli ultimi 30 anni eliminando quei premi che sono considerati ormai ‘vecchi’. Insomma le sigle sindacali e la ditta sono al lavoro per trovare un’intesa che al momento stenta a essere raggiunta. Il clima è molto teso all’interno dell’azienda che gestisce la raccolta. I dipendenti tra licenziamenti per muntimateriale rubato, processi per furto di carburante, espulsioni per aver gonfiato le fatture dei pezzi di ricambio dei mezzi, vivono in un clima piuttosto teso, ma non sembrano intenzionati a rinunciare ai propri diritti, pertanto – almeno qualcuno – finito l’orario di lavoro se ne torna a casa, visto che la richiesta di straordinari al momento resta congelata.
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