Roma. Deriso della professoressa per la sua difficoltà di non saper distinguere i colori. Solitamente si ritiene che gli atti di bullismo – comunque ingiustificabili- vengono perpetrati dagli studenti verso altri studenti ma questa volta le cose sono andate in modo differente. Il protagonista di questa vicenda ha 15 anni, una media promettente ed è iscritto in un istituto professionale della Capitale. Lunedì mattina il ragazzo è in classe, stava per cominciare la lezione quando la professoressa di Chimica non ha perso l’occasione per denigrarlo.
Ragazzino bullizzato dalla professoressa perché daltonico e l’umiliazione in classe
Stava scambiando due parole con la propria compagna di banco, l’insegnante non ha tollerato il suo comportamento e lo ha fatto alzare chiedendogli poi di mettersi faccia al muro. Francesco, nome di fantasia, ha ubbidito ma poi è crollato in lacrime dirigendosi dalla Preside alla quale ha poi raccontato quanto accaduto in classe pochi minuti prima ma anche gli altri episodi che lo avevano visto protagonista dall’inizio dell’anno scolastico. Il ragazzino ha raccontato di essere stato deriso più volte per il suo daltonismo e nonostante la professoressa ne sia consapevole gli ha assegnato anche una ricerca problematica, solo a lui, senza neppure correggerla.
La preside
La preside ha poi accompagnato in classe Francesco chiedendo spiegazione alla professoressa la quale ha negato anche se, come testimoni, c’erano tutti gli altri studenti della classe e altre due insegnanti di sostegno che confermano la versione del ragazzino. Tuttavia quando la Dirigente esce dall’aula ecco che il copione di ripete e la donna inizia ad inveire contro Francesco il quale poi esce nuovamente dall’aula. La preside lo vede nuovamente turbato in corridoio e decide dunque di restare in classe dove può constatare il comportamento dell’insegnante che interroga l’alunno su alcuni argomenti che non ricordava in quanto impegnato in uno stage.
I provvedimenti
Un bullismo al contrario quello che ha visto protagonista il ragazzino ed ora, la preside dichiara che saranno presi provvedimenti e, al momento, i genitori del ragazzo non hanno formalizzato la denuncia. L’insegnante ha inoltre chiesto il trasferimento, motivo per il quale la famiglia non intende calcare la mano su questa triste vicenda.
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