Rapinano un anziano subito dopo che aveva effettuato un prelievo al bancomat, ma nel giro di 48 ore la Polizia di Stato ha rintracciato e sottoposto a fermo di polizia giudiziaria 2 cittadini romeni, di 35 e 34 anni, presunti autori della rapina.
L’85enne, dopo aver prelevato dei soldi allo sportello del bancomat, è tornato a casa non accorgendosi di essere seguito: una volta entrato nell’androne del suo palazzo, è stato avvicinato dagli stranieri che lo hanno bloccato con la forza e perquisito fino a trovargli addosso il portafogli, contenente 600 euro e carte di credito, e poi sono fuggiti. Quando la vittima è andata in banca per bloccare le carte ha scoperto che poco dopo la rapina era stata effettuata una transazione di 1000 euro con il bancomat rubato.
La denuncia dell’anziano ha innescato le indagini
A quel punto l’uomo si è recato negli uffici del commissariato Colombo a sporgere denuncia di quanto accaduto: immediatamente gli investigatori hanno iniziato a svolgere degli accertamenti ed hanno scoperto che la somma era stata utilizzata per effettuare una scommessa.
I video di sorveglianza hanno incastrato i rapinatori
Grazie all’analisi delle telecamere di videosorveglianza del palazzo in cui abita l’85enne e a quelle della zona in cui il bancomat era stato usato, i poliziotti sono risaliti agli odierni indagati.
Appostatisi in borghese nei pressi della sala scommesse ed al suo interno, gli agenti hanno visto scendere da un’auto il 34enne con in mano lo scontrino della giocata e lo hanno bloccato mentre cercava di riscuotere la vincita; il conducente era invece il 35enne, anche lui bloccato.
L’udienza di convalida
Sottoposti a fermo di indiziato di delitto, sono stati portati entrambi a Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La Procura ha chiesto ed ottenuto, dal Giudice per le Indagini Preliminari, la convalida dell’operato della polizia giudiziaria e agli indagati è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere.
Ad ogni modo gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.