Nati nella Capitale da genitori stranieri tra il 2004 e il 2005, ora i cinque neo diciottenni sono cittadini italiani a tutti gli effetti. I giovani ragazzi hanno ottenuto la cittadinanza questa mattina durante una cerimonia tenutasi nella Sala Rossa in Campidoglio. Presenti alla cerimonia il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri l’Assessore alle Politiche del Personale, al Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio per la città dei 15 minuti Andrea Catarci, il Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli, la Presidente della Commissione Pari Opportunità Michela Cicculli ed anche la Presidente della Commissione Politiche Sociali Nella Converti.
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La cittadinanza ai 5 ragazzi e le parole di Gualtieri
Nel corso della cerimonia che si è tenuta questa mattina nella Sala Rossa del Campidoglio, il primo Cittadino Roberto Gualtieri ha poi consegnato simbolicamente ai 5 neo cittadini una copia della Costituzione e dello Statuto di Roma Capitale. Queste le sue parole: “Oggi è una bellissima giornata. Cinque ragazzi nati in Italia da genitori stranieri, a 18 anni acquisiscono la cittadinanza. Lo fanno anche con un impegno del Comune di rendere effettivo questo diritto e, al tempo stesso, con il nostro impegno di sollecitare un cambio della Legge. Perché è giusto che chi è italiano, chi è nato in Italia, chi si sente italiano a tutti gli effetti, lo diventi anche giuridicamente. Oggi abbiamo celebrato anche la bellezza dell’acquisizione della cittadinanza, che presuppone doveri e diritti, quelli della nostra Costituzione, e che arricchisce la nostra comunità”.
Il commento di Catarci
“Quello di oggi è un atto importante che certifica l’impegno dell’Amministrazione di Roma Capitale: inclusione e lotta alle diseguaglianze guidano la nostra azione di governo della città, traducendosi in atti concreti che impattano sulla vita delle persone. Marim, Leonardo, Valeria, Kristi e Lelis Abbey sono cresciuti a Roma, hanno giocato con i nostri figli e frequentato insieme a loro la scuola, fatto sport nei parchi e nelle palestre popolari della nostra città. Sono cittadini romani di fatto e da oggi, finalmente, lo diventano anche per la legge perché a chi è nato e cresciuto a Roma, da figlio di genitori non italiani, devono essere garantiti pieni diritti di cittadinanza”, ha commentato Andrea Catarci Assessore alle Politiche del Personale, al Decentramento, Partecipazione e Servizi al territorio per la città dei 15 minuti.
“Lo scorso anno Roma Capitale ha inviato circa 2000 lettere a cittadini e cittadine neo-diciottenni nati in Italia e residenti ininterrottamente nel nostro Paese, in 1200 circa hanno accettato di prendere la doppia cittadinanza. Questo lavoro si aggiunge al grande sforzo che l’Amministrazione compie ogni giorno per l’organizzazione dei giuramenti di cittadinanza e per la formazione dei relativi atti di stato civile per tutti i neocittadini italiani eletti tali con decreto del Presidente della Repubblica: solo nel biennio 2021-2022 gli uffici comunali sono stati impegnati nella gestione di circa 10mila giuramenti con la contestuale formazione di circa 30mila atti di stato civile in materia, raggiungendo numeri senza precedenti. Con gli Uffici preposti, lavoreremo per affinare le procedure che portano all’acquisizione della cittadinanza, nella consapevolezza che essere cittadini e cittadine del luogo in cui si vive non è un regalo ma un diritto fondamentale da riconoscere, non a 18 anni ma fin dalla nascita e dalla più tenera età”, ha concluso Catarci.
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