L’occupazione di alloggi di edilizia popolare è uno dei temi più scottanti a Roma. Le forze dell’ordine monitorano costantemente il fenomeno, tranne nei casi in cui, c’è un provvedimento a forma del giudice per le indagini preliminari che dispone il sequestro preventivo di un appartamento occupato abusivamente. In quest’ultimo caso i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca, su delega della Procura della Repubblica di Roma, hanno dato esecuzione al provvedimento e proceduto al sequestro dell’appartamento situato al civico 90 di via dell’Archeologia, a Tor Bella Monaca, di proprietà del comune di Roma e occupato abusivamente da un 26enne romano, appartenente ad una famiglia già nota alle cronache.
Il 26enne non aveva titoli per stare nell’appartamento
L’attività costituisce l’epilogo dell’intenso monitoraggio e controllo del territorio da parte dei reparti dell’Arma dei Carabinieri, in collaborazione con il comune di Roma, le società e gli enti che li gestiscono, avviato anche a seguito della denuncia per invasione di terreni o edifici dello scorso mese di agosto. In quella occasione i Carabinieri della Stazione di Tor Bella Monaca accertarono che l’uomo non disponeva di alcun titolo che lo legittimasse ad abitare l’appartamento di via dell’Archeologia, di proprietà comune di Roma e gestito dalla società “Aequa Roma S.P.A,”.
Il sequestro finalizzato allo sgombero
Il complesso delle risultanze investigative consentiva al GIP del Tribunale di Roma di disporre il sequestro preventivo dell’immobile, finalizzato allo sgombero e alla restituzione all’Ente gestore per l’assegnazione, secondo le procedure previste dalla normativa per la finalità di pubblico interesse sottesa alla gestione del patrimonio immobiliare.
Il giovane dovrà lasciare l’immobile entro il 30 dicembre
All’uomo è stato intimato di liberare l’immobile entro il 30 dicembre 2023, giorno in cui i Carabinieri provvederanno alla restituzione dell’appartamento al comune di Roma Capitale, ente proprietario del bene.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.