Roma. Una notte di Capodanno, quella dello scorso anno, che una ragazzina di appena 16 anni difficilmente dimenticherà. Nella notte tra il 31 dicembre 2020 e il 1 gennaio 2021 alcuni ragazzi — nonostante le stringenti limitazioni anti Covid— organizzarono una festa in una villetta a Primavalle e qui violentarono in branco la giovane, figlia di un diplomatico spagnolo.
Ora, a distanza di oltre un anno dal terribile accaduto, la giustizia inizia a fare il proprio corso. È infatti arrivato il giudizio immediato per uno dei suoi carnefici, il 20enne Patrizio Ranieri.
Stuprata la notte di capodanno: le indagini
Il ragazzo ai domiciliari dallo scorso anno, è il giovane che secondo i magistrati della Procura di Roma ha stuprato Bianca, che ai tempi aveva appena 16 anni. La giovane, sarebbe stata violentata da più giovani, 5 secondo le indagini. Delle violenze ineccepibili. I ragazzi, due minorenni e due maggiorenni, l’avrebbero stuprata a turno provocandole lesioni ritenute guaribili in 30 giorni.
I carnefici
Come detto, tra i ragazzi che hanno preso porte alle terribili violenze quella sera anche due maggiorenni: Valerio Ralli e Claudio Nardonocchi per i quali la Procura al momento non ha ancora chiuso le indagini. Anche per i ragazzi minorenni sono tuttora in corso le indagini da parte dei magistrati che stanno lavorando su un duplice fronte: quello degli abusi e quello della droga.
Stuprata la notte di Capodanno: rito immediato per il principale accusato
Ora, come anticipato, per il principale accusato Patrizio Ranieri è stato chiesto ed ottenuto il rito immediato. Modalità questa che non prevede l’udienza preliminare in quanto le prove sono ‘evidenti’. Il processo è previsto per il prossimo 22 novembre e il ragazzo è accusato di lesioni gravi, stupro e stupro di gruppo nei confronti della minorenne.
Invece, parti offese nel processo la vittima, Bianca, e la onlus “bon’t worry” che l’ha sempre sostenuta in questa terribile e delicata vicenda.
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