Fabio Corradetti, figlio della compagna dell’ex leader romano di Forza Nuova Giuliano Castellino, è finito di nuovo a processo di fronte al tribunale di Roma.
La rissa a Roma di Fabio Corradetti
Dopo la condanna a 6 anni di carcere arrivata lo scorso luglio con rito abbreviato per l’assalto alla sede della Cgil di Corso d’Italia a Roma del 9 ottobre 2021 a margine della manifestazione No-Vax e No-Green pass, Corradetti è nuovamente finito alla sbarra, questa volta per una rissa scoppiata il 21 agosto del 2021 nei pressi di piazza Navona. Il processo si è aperto oggi. Secondo l’accusa, Corradetti, e altri due imputati, avrebbero preso parte a una rissa tra due comitive in via del Pellegrino con lancio di tavolini e sedie. Due ragazzi rimasero feriti a coltellate. La prossima udienza è fissata al 21 aprile.
«Prima assoluzione di Giuliano Castellino, ex leader romano di Forza Nuova, per la partecipazione alla manifestazione pubblica indetta da «Nessuno tocchi Caino» per la raccolta delle firme davanti al ministero della Giustizia per la riforma dell’ordinamento penitenziario e per l’abolizione del 41 bis». Lo annuncia l’avvocato Carlo Taormina, difensore di Castellino in diversi procedimenti tra cui quello che lo vede imputato per l’assalto alla sede della Cgil in Corso d’Italia avvenuta ad ottobre del 2021.
«Questa mattina il tribunale ha ritenuto che il comportamento tenuto da Giuliano Castellino in quella occasione fu indenne da qualsiasi censura – aggiunge l’avvocato Carlo Taormina che lo segue -. La sentenza è importantissima, perché afferma il principio secondo il quale la partecipazione alle manifestazioni pubbliche svoltasi in modo inoffensivo non costituisce reato nemmeno nei confronti di persone che, per partecipare a dette manifestazioni, necessitano dell’autorizzazione del Questore, come nel caso di chi come Castellino è sottoposto alla sorveglianza speciale. ILa sentenza di oggi comporta, a cascata, la possibilità di assoluzione da altre analoghe contestazioni formulate a suo carico».
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