Il 29 settembre doveva essere il giorno in cui i traspoerti avrebbero incrociato le braccia nella Capitale: tutto rimandato.
Il 29 settembre i trasporti pubblici erano pronti a incrociare le braccia nella Capitale in accordo con quanto sta avvenendo anche in altre regioni d’Italia. Tutto rimandato. Il problema sono le fasce di garanzia: le sigle sindacali di categoria rendono noto che inizialmente lo sciopero previsto fosse di 4 ore restando a disposizione nel resto della giornata con le fasce di garanzia a tutela di un servizio che non può interrompersi di netto proprio per la sua natura.
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Trasporti pubblici, sciopero rimandato: il 29 settembre i servizi saranno garantiti
Le specifiche cambiano con il passare delle settimane, ora i vertici dei sindacati di categoria fanno sapere che il 29 si lavorerà regolarmente in attesa di stabilire in maniera condivisa con le altre sigle una nuova data. Stavolta le braccia – nel trasporto pubblico – saranno incrociate per 24 di ore. Un giorno senza trasporti al grido di “4 ore non bastano per i nostri diritti”. In ballo le nuove norme contrattuali e un accordo da rivedere anche per quanto concerne la divisione del lavoro.
Non resta che aspettare, ma il confronto con i vertici è tutt’altro che concluso. Si chiude semmai solo il primo tempo di una diatriba ben più ampia. I residenti sperano in una soluzione condivisa nell’arco di tempi brevi, ma non sembra questo il caso: troppi ancora i sospesi da risolvere.