Nella partita per la gestione dei rifiuti a Roma il Sindaco capitolino Roberto Gualtieri è costretto ad incassare un pesante stop dal Ministero dell’ambiente. Per i due biodigestori proposti dal Campidoglio, che dovevano andare a trattare circa 120mila tonnellate di rifiuti organici ciascuno, non ci saranno i fondi del PNRR. A comunicarlo è stato ieri lo stesso Primo Cittadino.
Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma: “Stop impianti scelta incomprensibile”
E così dopo aver definito il piano strategico per il termovalorizzatore su quest’altro fronte arriva un brusco stop per l’Amministrazione di Gualtieri. “Il mancato finanziamento con fondi Pnrr dei progetti presentati da Roma Capitale per la realizzazione di due biodigestori anaerobici e di due impianti per la selezione della carta e della plastica è una scelta incomprensibile da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica”, ha commentato il Sindaco. “Una scelta frutto di criteri sbagliati che non hanno tenuto conto né della popolazione servita dalle città, né del Programma Nazionale per la gestione dei rifiuti e dei suoi obiettivi sulla riduzione del gap impiantistico. I progetti presentati da Roma Capitale sono stati, peraltro, dichiarati ammissibili ricevendo un’ottima valutazione, classificandosi al ventesimo posto della graduatoria su 453 progetti presentati nell’area centro-sud”.
“Decisione da rivedere”
“Roma – aggiunge Gualtieri – assieme alle altre grandi città ingiustamente penalizzate da questi criteri, continuerà ad agire in tutte le sedi istituzionali, a partire dalla discussione parlamentare sulla Legge di Bilancio, affinché venga rivista questa scelta che va in direzione contraria rispetto al grande sforzo in atto per dotare finalmente la Capitale di una rete impiantistica moderna che la renda autosufficiente nel trattamento delle diverse filiere di rifiuti”.
Il termovalorizzatore di Roma a Santa Palomba
Intanto pochi giorni fa è stato presentato il piano di gestione dei rifiuti di Roma Capitale dopo la conclusione della Valutazione Ambientale Strategica e la manifestazione di interesse per la realizzazione del termovalorizzatore che sarà pronto entro il 2026. “Il piano definisce un percorso chiaro, ambizioso per essere autosufficienti e trattare i propri rifiuti superando questa situazione vergognosa e inaccettabile di una grande città come Roma che dissemina i propri rifiuti nelle discariche della provincia e della regione e nei termovalorizzatori di mezza Italia e mezza Europa, con costi ambientali ed economici enormi”, era stato il commento in merito di Gualtieri.