Mentre Roma affoga tra i rifiuti, Ama tenta di riorganizzarsi. Da un lato, cerca di recuperare personale, reclutando sia internamente grazie a dipendenti che si scoprono improvvisamente guariti da vecchie patologie, sia pensando ad assunzioni a tempo. Dall’altro si riorganizzano i piani alti. L’AD Angelo Piazza, che ha gestito l’emergenza rifiuti in questi primi mesi di governo targato Gualtieri, lascia così come concordato sin dall’inizio.
Nuovo Consiglio di Amministrazione
Entro pochi giorni verrà nominato un nuovo consiglio di amministrazione, chiamato a risolvere i problemi ancora irrisolti della Capitale. Ma la persona che, secondo i rumors, dovrebbe prendere il suo posto, ha già suscitato molte polemiche. A essere favorito l’attuale il presidente di Invitalia, agenzia nazionale per l’attrazione degli inserimenti e lo sviluppo d’impresa, Daniele Pace.
Le accuse
“Nel giorno in cui finisce l’era di Angelo Piazza in Ama, per far fronte alla nuova emergenza rifiuti vengono in soccorso del sindaco Gualtieri Acea ed Ecologia Viterbo, società della galassia di Manlio Cerroni, il Re della Monnezza al centro di tanti scandali. Il titolare dell’ex discarica di Malagrotta ha deciso di aprire di più i cordoni dei suoi invasi. Del resto ogni tonnellata in arrivo dall’Urbe vale come oro colato. Insomma, la risoluzione agli sbocchi dei rifiuti è un salto carpiato indietro verso il passato. Un passato che puzza, però. Per tornare al cambio di vertice in Ama, esce l’amministratore unico Angelo Piazza ed entra il presidente di Invitalia Daniele Pace”. così dichiara il consigliere capitolino Daniele Diaco. Secondo Diaco “Pace avrà il compito di riaumentare la tariffa Tari per i cittadini capitolini. Ma la cosa più inquietante di tutte è che presterà la sua opera in Ama a titolo gratuito. Insomma, è proprio il caso di dire, non c’è Pace alcuna per i romani sul versante ambientale”.
Nel frattempo, in questi giorni di emergenza a causa della chiusura dell’impianto Rida Ambiente di Aprilia fino al 18 giugno, i rifiuti hanno trovato un’altra collocazione. Vengono infatti suddivisi tra la discarica di Viterbo, sempre di riferimento a Cerroni, la Saf di Frosinone, il termovalorizzatore Acea di San Vittore e la discarica Hera in Emilia Romagna.
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