Alcuni vip di Roma stanno sostenendo il Referendum sulla Cittadinanza: sui social gli appelli di Zerocalcare e Anna Foglietta
Il referendum sulla cittadinanza ha preso il volo grazie all’intervento di numerosi influencer e personaggi pubblici. Nomi come Ghali, Zerocalcare e molti altri hanno contribuito a mobilitare un ampio numero di persone, portando rapidamente alla raccolta di 500.000 firme, obiettivo che sembrava difficile da raggiungere. Il coinvolgimento massiccio di volti noti del mondo dello spettacolo, della cultura e dello sport ha creato un effetto domino, alimentato dai social media, che ha permesso di sensibilizzare un pubblico giovane e di porre in primo piano la battaglia per i diritti di chi vive in Italia da anni ma è ancora privo di cittadinanza.
La società civile si mobilità a Roma per il referendum sulla cittadinanza
Nonostante anni di dibattiti e proposte sulla riforma dello ius soli e dello ius scholae, come racconta La Repubblica, i partiti di sinistra non sono riusciti a portare avanti cambiamenti concreti sulla legge di cittadinanza italiana. In assenza di un sostegno concreto da parte delle forze politiche, la mobilitazione per il referendum è stata guidata dalle associazioni giovanili e dagli influencer. Il risultato di questa spinta è stato inaspettato, dimostrando che la politica tradizionale fatica a capire il cambiamento nelle dinamiche sociali e comunicative, a differenza dei nuovi protagonisti del dibattito pubblico, capaci di coinvolgere direttamente i cittadini.
La promozione della battaglia politica sui social network
Influencer e artisti di spicco come Levante, Fumetti Brutti, Amir Issa, Roberto Saviano e molti altri si sono uniti a questa causa, amplificando la richiesta di giustizia sociale e parità di diritti per i figli di immigrati nati e cresciuti in Italia. Grazie al loro seguito sui social media, sono riusciti a rendere virale la questione, superando le barriere imposte dall’indifferenza dei media tradizionali. La raccolta firme ha dimostrato la capacità di queste nuove forme di attivismo di unire e mobilitare migliaia di persone in poche settimane, bypassando la lentezza e l’inazione della politica tradizionale.
Cosa propone il Referendum
Raggiungere l’obiettivo di 500.000 firme è solo l’inizio di un percorso complesso. Il referendum propone una modifica alla legge del 1992, che ridurrebbe da dieci a cinque anni il periodo di residenza necessario per ottenere la cittadinanza italiana. Nonostante questo sia solo un primo passo verso il riconoscimento dei diritti di oltre 2.300.000 immigrati residenti in Italia, la battaglia è ancora lunga. Il coinvolgimento dei giovani di origine straniera, in particolare, ha dato un segnale chiaro: il cambiamento non può più essere rimandato, e i partiti politici devono affrontare seriamente la questione della cittadinanza.