Reddito di Cittadinanza, i cittadini rimasti fuori dall’indennizzo fanno sentire la propria voce con una protesta che parte da via Nizza.
Reddito di Cittadinanza, la protesta divampa. 170mila famiglie con la soppressione del provvedimento sono rimaste fuori – soltanto nella Capitale – dagli incentivi. Questo è bastato, come già avviene da diversi mesi in forme diverse, per alimentare la protesta. Una situazione a dir poco spiacevole che ha coinvolto centinaia di migliaia di cittadini riversatisi in protesta al cospetto della sede INPS di via Nizza. Una decisione particolarmente importante atta a far sentire la propria voce: tante le associazioni di categoria per dire basta.
I volontari di “Nonna Roma”, in collaborazione con altre realtà del territorio, portano avanti la campagna “Ci vuole un reddito” che preme anche su un altro aspetto importante. Quello del salario minimo che, difficilmente, viene preso in considerazione. Lungo è il dibattito, ma poche sembrano le soluzioni e – per alcuni – affatto buone. “Questa protesta non finisce qui – dicono – perchè si tratta di una questione centrale. Molti devono cambiare idea sul reddito.
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Reddito di Cittadinanza, la protesta dilaga: migliaia di persone sotto la sede dell’INPS
Non dobbiamo vergognarci del fatto che siamo poveri, viviamo la crisi in maniera precaria da anni – spiega – non dobbiamo vergognarci del fatto che siamo poveri”. Si sta diffondendo la consapevolezza che essere poveri sia un difetto insostenibile. Questo pensano le migliaia di persone presenti sotto la sede INPS.
Un tira e molla che non si arresterà tanto facilmente e, dietro le parole ‘Sarà un autunno complicato’, c’è tutta l’amarezza di chi già vede – potenzialmente – un inverno più freddo degli altri. Questo non solo e unicamente in base ai rincari, ma anche rispetto a una sussistenza che, secondo molti, non c’è.