Le belle giornate e la temperatura mite aiutano a combattere la crisi legata all’approvvigionamento del gas. O quantomeno a mitigare l’ordinanza emessa dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha deciso che quest’anno i riscaldamenti nella Capitale potranno essere accesi solo a fine novembre, ovvero a partire dal giorno 21. Ma questa non è l’unica restrizione per i romani. Oltre ad accendersi più tardi rispetto alle altre località italiane, i termosifoni si spegneranno prima – il 31 marzo – per ottenere una riduzione totale di 15 giorni rispetto allo scorso anno.
Temperature più basse
Non solo meno giorni. Anche temperature più basse. Il provvedimento infatti prevede anche che la temperatura venga regolata a un grado in meno rispetto al passato. E quindi a 19 gradi per gli edifici civili e di 17 per industriali ed artigianali, con una tolleranza massima di 2 gradi. L’ordinanza recepisce il decreto ministeriale del 383 del 6 ottobre 2022. I termosifoni potranno restare accesi al massimo 10 ore al giorno, nella fascia oraria che va dalle ore 5:00 alle ore 23:00.
Riguardo la data di spegnimento degli impianti, potrebbe essere anticipata in caso di “previsioni meteorologiche favorevoli”. Queste potrebbero in alternativa favorire una riduzione della “temperatura ambientale massima consentita”.
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Le deroghe all’ordinanza
Le regole stabilite dall’ordinanza non sono valide per ospedali e case di cura o assimilabili, per le strutture per il recupero dei tossicodipendenti, per le scuole materne e i nidi. Stessa cosa per le piscine e le saune. Sono esonerate anche le sedi di rappresentanze diplomatiche o internazionali che non siano ubicate in stabili condominiali. Le deroghe ci sono anche per “gli edifici pubblici e privati che rispettino gli obblighi di utilizzo degli impianti a fonti rinnovabili”
Santori: “Ordinanza va contro gli anziani”
“L’ipocrisia del sindaco di Roma supera ogni confine. Magari incontra Greta, sventola la bandiera dell’ecologista e poi risparmia sulla pelle degli anziani”. Inizia così il duro commento del consigliere di opposizione Fabrizio Santori. “E’ stata firmata l’ordinanza 183 del 4 novembre 2022 in cui il Sindaco Gualtieri, in continuità con il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas, introduce dal 21 novembre i limiti di temperatura, di ore giornaliere di accensione, e di durata del periodo di riscaldamento. Vorrei ricordare al Sindaco la presenza a Roma di numerosi anziani fragili che possono rischiare fenomeni di ipotermia senza accorgersene. L’ordinanza non si applica fortunatamente in ospedali e rsa, ma la maggior parte dei nostri anziani si troverà costretta a patire il freddo per ulteriori giorni, con notevole disagio dovuto all’età ed alle patologie ad essa correlate, oltretutto in tempo di covid e di influenza stagionale in corso”.
“Numerosi studi hanno dimostrato che vivere regolarmente in un ambiente troppo freddo impatta negativamente sulla salute causando un aumento delle malattie e dei decessi durante l’inverno. Non solo nei condomini ma anche in quelle case popolari del Comune dove magari se si fossero realizzati dei progetti di installazione di impianti a fonti rinnovabili incentivati dalle norme nazionali non avremmo avuto questo problema. Ma l’immobilismo sull’efficientamento degli immobili di Roma Capitale – conclude il consigliere della Lega – è totale e ipocrita. Per il bene di tutti il sindaco ripensi velocemente a questo dispositivo inserendo elementi di tutela per gli anziani fragili”.
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