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Quali sono le zone più pericolose di Roma?

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San Basilio

La domanda sulle zone di Roma più pericolose, in questo momento storico, è lecita. Oggi tutti i quartieri hanno gravi problemi di sicurezza, indipendentemente dai quadranti di Nord, Sud, Ovest ed Est. Le motivazioni su questo fenomeno possono essere numerose, a cominciare da alcuni quadranti cittadini che purtroppo vengono meno sorvegliati di altri dalle forze dell’ordine. 

Le zone pericolose a Roma: San Basilio

Partiamo dal quartiere clou dell’insicurezza a Roma, ovvero San Basilio. Situato a pochi passi dal Grande Raccordo Anulare e la Tiburtina, possiamo considerarlo quanto di più vicino alla blindatissima zona dello “Zen” di Palermo. Forte è l’attività di spaccio e delle occupazioni abusive, con un quadrante cittadino che, stile Scampia, è di fatto inaccessibile a persone che provengono da altre aree romane. 

Spaccio e clan nella Nuova Ostia

Negli Anni ’70, qui vennero portate tante persone provenienti dalle varie borgate romane. Se negli ultimi vent’anni la zona è notevolmente migliorata, resta una forte malavita che rende la Nuova Ostia per l’ennesima volta inavvicinabile. Non solo macchine che spariscono o vengono aperte per furti se in sosta nella zona, ma un sistema di fortissima criminalità che ha portato anche a illustri arresti finiti sulla cronaca nazionale. 

Non solo attività di spaccio tra i portoni delle case popolari, ma anche scenari dove da diversi anni si è tornati a sparare in strada per gambizzare o uccidere i propri rivali in affari malavitosi. 

Nuova Ostia

Spinaceto e le occupazioni dei nomadi

Altro quartiere della periferia romana e popolare. Spinaceto negli ultimi anni ha avuto un grande boom demografico, che si è tradotto anche in una crescita urbana. Resta però un quartiere irrealizzato nei fatti, anche per colpa delle politiche comunali che lo riguardavano. La famosa Città del Rugby è una struttura fantasma in balia delle occupazioni nomadi, con gli stessi che ormai da anni perpetrano furti tra abitazioni e automobili. 

La zona universitaria nei pressi di Vasca Navale

Pochi ne portano alle cronache i fatti, ma ben conosciuta dagli studenti di Roma Tre la situazione. Infatti il dramma di Vasca Navale è vissuto quotidianamente dagli iscritti ai corsi di Ingegneria, Optometria e Fisica. Di fianco a loro non solo l’area abbandonata di Acrobax, ma anche un campo nomadi che negli ultimi anni ha dato problemi anche all’ex sindaca Raggi (il caso di Zorro con la spiaggia sul Tevere).

Qui, ormai puntualmente, avvengono vandalizzazioni delle automobili in sosta a scopo di furto. Negli anni passati, sono state registrate anche pesanti aggressioni per lo stesso motivo, con vicende anche che hanno toccato gli universitari. 

Il viadotto della Magliana: fuochi tossici che infestano Roma Sud

Per quanto si tratti di una piccola zona, il problema del viadotto della Magliana interessa numerosi quartieri tra XI, IX e X Municipio di Roma Capitale. Sotto la struttura urbanistica, un campo nomadi brucia copertoni e pneumatici a tutte le ore del giorno. Fumi tossici che non respira solamente il quartiere su cui sorge, ma che – a seconda del vento – spingono sui quadranti dell’Eur, Villa Bonelli, viale Marconi, l’Ostiense, Tor di Valle, Torrino, Mezzocammino, Vitinia e Giardino di Roma. 

Vasca Navale
Vasca Navale

La stazione Termini e l’Esquilino

Ormai da un anno in cima alle cronache nere di Roma, la Stazione Termini e l’Esquilino vivono un periodo complesso. Pazienza se siano la porta della Capitale sul resto d’Italia, perchè ormai questo quadrante è in balia di borseggiatori e sbandati. Oltre ai noti furti sulle Metro (A e B), le persone devono fare i conti anche con le strade nei pressi della fermata ferroviaria, dove si rischia di essere aggrediti anche per uno smartphone. 

La Stazione Tiburtina in balia degli sbandati

Non solo Termini tra i problemi di Roma. È doveroso ricordare anche la Stazione Tiburtina, che almeno nelle vicine strade è inavvicinabile nelle ore serali. Eppure parliamo della seconda fermata ferroviaria romana, oltre alla sede del Tibus, ovvero l’autostazione che collega la Capitale con numerose zone d’Italia e in particolare della zona abruzzese. 

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