Nessuno avrebbe mai immaginato che studiare all’università avrebbe dovuto comportare, soprattutto per alcune studentesse, il dover subire abusi sessuali. È stata un’inchiesta condotta da Sinistra universitaria e riportata da La Repubblica, a portare alla luce una serie di fatti ripugnanti che si sarebbero verificati soprattutto durante le sessioni d’esame.
Diversi i casi venuti alla luce, alcuni dei quali davvero orripilanti, come quello di una universitaria andata male a un esame e consolata dallo stesso docente che le avrebbe messo una mano sulla gamba per rassicurarla: ‘Vieni nel mio studio e andrà tutto bene’.
Il racconto di 130 studentesse vittime di violenze e abusi
Per il coraggio di oltre 130 studentesse di raccontare le violenze subite, ce ne saranno tante altre che sono rimaste in silenzio. Ma già i dati acquisiti da Sinistra universitaria sono raccapriccianti. Molestie, abusi, vere e proprie violenze, la lista sembra essere lunga e alcuni episodi sono davvero terribili, come il caso di un prof di Meccanica analitica che si sarebbe masturbato mentre una sua alunna teneva l’esame da remoto. Le vicende ricostruite grazie ai racconti delle vittime sono allucinanti. Tra gli altri spicca quello di un docente che nel corso di una lezione per fare un esempio di insiemistica, avrebbe detto che ‘i gay sono un sottoinsieme tra uomini e donne’.
Le studentesse si sentono in pericolo
Sono solo alcuni degli episodi che si sarebbero verificati all’interno dell’Ateneo. Fatti per i quali tante studentesse hanno dichiarato di sentirsi in pericolo, vicende che creano discriminazione, che sviliscono l’apprendimento e anche l’insegnamento. Una pesante nota di biasimo per tutti i docenti, anche per quanti insegnano con passione e con serietà. Quella svolta da Sinistra universitaria potrebbe rivelarsi una inchiesta che potrebbe davvero mettere in discussione l’intero sistema universitario