Non ha accettato la fine della loro relazione e ha iniziato a molestarla con modalità diverse e in maniera costante.
Le minacce
Messaggi minacciosi ed offensivi sul telefono, appostamenti sotto casa con affissione di striscioni denigranti per la donna, minacce di morte con in pugno una pistola indirizzata verso il balcone, dove la donna si era affacciata dopo che il suo nome era stato urlato a squarciagola dal 53enne per attirarla fuori. E poi ancora un incendio appiccato sotto il portone della sua abitazione con del liquido infiammabile versato su un cartone.
Le indagini
Residente in un quartiere popolare dell’interland capitolino nei pressi del XIV Distretto Primavalle, la donna si è rivolta agli investigatori. Gli agenti, a seguito di una sua denuncia particolareggiata, hanno attivato un’importante attività info investigativa sul territorio, volta ad ottenere i riscontri oggettivi alle dichiarazioni della parte offesa. I poliziotti sono giunti a sequestrare le armi che lo stalker aveva impiegato per le minacce, detenute illecitamente in un magazzino a lui non riconducibile direttamente.
L’arresto
L’imponente castello accusatorio raccolto ha consentito al Giudice per le Indagini Preliminari di emettere a carico dell’uomo un’ordinanza di custodia in carcere. A notificarla al 53enne B.E. sono stati gli stessi agenti del XIV Distretto.
Il risultato riveste un particolare significato a livello preventivo, oltre che per la gravità del delitto in contestazione. Anche perché B.E. è stato più volte sotto i riflettori della cronaca nera capitolina. Negli ultimi 15 anni, infatti, la faida fra due note famiglie ha cosparso di sangue le strade di Primavalle causando almeno 2 omicidi dal 2005 a oggi. Fra questi anche lo stesso fratello dell’arrestato.